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Crepet contro la trap: le parole durissime dello psichiatra che scatenano la polemica

Paolo Crepet contro la trap: “Chi la ascolta diventa drogato”
Le parole di Paolo Crepet a “In altre parole” rischiano di generare dibattito e lasciare un’impronta duratura. Lo psichiatra, sociologo, saggista e opinionista è intervenuto nel dibattito condotto da Massimo Gramellini su La7, scontrandosi con Frankie hi-ngr, in merito alla musica trap.
Il focus principale del dibattito è stato la trap, argomento in primo piano riguardante il disagio giovanile dopo la morte di Giulia Cecchettin e i recenti guai giudiziari di esponenti come Shiva. Crepet ha sostanzialmente correlato il significato di trap con droga, e ha affermato che ascoltare questo genere musicale porta all’uso di sostanze stupefacenti. La parola trap deriva dall’inglese “trap house”, che nel gergo della droga indica la casa degli spacciatori. Crepet ha sottolineato: “Trap significa droga, trapping è drogarsi, questo è lo slang americano da cui è nata tutta questa cosa”. Ha inoltre argomentato che chi ascolta trap diventi un drogato, giudicando forzato il parallelismo con i romanzi noir.
Frankie hi-nrg ha reagito difendendo il genere musicale, sostenendo che chi ascolta o produce trap non sviluppa comportamenti criminali. Crepet ha contestato la sua interpretazione affermando che non ha detto che il trapper è un assassino ma che chi ascolta trap diventa un drogato o assume psicofarmaci. Tuttavia, il rapper ha continuato a difendere i giovani che ascoltano e creano contenuti trap, affermando che conducono uno stile di vita normale.
In conclusione, l’intervento di Paolo Crepet a “In altre parole” ha scatenato un confronto acceso riguardante il legame tra la trap e il comportamento giovanile, lasciando aperto il dibattito su questo argomento controverso.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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