Attualità
Elisabetta Bacchio rimane in carcere: respinta la richiesta dei suoi avvocati

La decisione del tribunale del riesame
Elisabetta Bacchio continuerà a essere detenuta in carcere dopo che i giudici del tribunale del riesame hanno negato la richiesta di misure alternative presentata dai suoi legali. Secondo la corte, Bacchio è stata definita “scaltra e senza scrupoli” e si ritiene che possa compiere altri crimini violenti per motivi finanziari.
L’accusa di omicidio del marito
Bacchio è accusata dell’omicidio del marito, Salvatore Bramucci, un delitto motivato principalmente dal denaro. Secondo il tribunale, Bramucci aveva intenzione di trasferirsi all’estero con tutti i soldi, lasciando così Bacchio e i figli senza risorse economiche. Di fronte a questa prospettiva, Bacchio avrebbe pianificato l’omicidio, coinvolgendo anche sua sorella Sabrina.
Rischio di recidiva e pericolosità
I giudici ritengono che Bacchio rappresenti un concreto pericolo di recidiva. Se le fosse stata concessa una misura alternativa, come gli arresti domiciliari, avrebbe potuto commettere ulteriori reati violenti per denaro. Inoltre, rappresenterebbe una minaccia per chiunque considerasse debitore del marito o possessore di parte dei fondi di Bramucci.
Ostacolo alle indagini e inquinamento delle prove
Un altro elemento che ha portato la corte a mantenere Bacchio in custodia cautelare è la possibilità che possa ostacolare le indagini o inquinare le prove. La gravità del caso e la pericolosità dell’accusata impongono la sua permanenza in carcere.
Conclusione
In definitiva, la decisione dei giudici di mantenere Elisabetta Bacchio in carcere si basa sulla valutazione della sua pericolosità e del concreto rischio di ulteriori reati. La corte ha sottolineato che la gravità del crimine commesso e la possibilità di recidiva rendono necessaria questa misura.
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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