Cronaca
“Gualtieri fa solo propaganda”. Il sindaco di Roma boicottato alla Sapienza per una panchina dedicata alle donne

Panchina simbolo contro la violenza sulle donne smontata dagli attivisti a Roma
Nella mattinata odierna, una panchina rossa, inaugurata come simbolo di protesta contro la violenza sulle donne, è stata rapidamente smontata e buttata in un cestino della spazzatura nell’università La Sapienza a Roma.
Gli attivisti hanno espresso il loro dissenso nei confronti del sindaco Roberto Gualtieri, della presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli e della rettrice dell’università Antonella Polimeni dopo aver urlato il loro dissenso con un megafono.
L’evento chiamato ‘Amami e basta’, che vedeva la presenza del sindaco, della presidente Celli e della rettrice Polimeni, insieme alla As Roma e alla Ceo Lina Souloukou e Leonardo Spinazzola, ha suscitato delle proteste da parte di un gruppo di circa 20 persone presenti sul piazzale. Dopo il taglio del nastro, la panchina rossa è stata smontata e gettata via in un cestino della spazzatura.
Le proteste hanno portato anche alla pubblicazione di storie su Instagram, in cui si vede la panchina già smontata e calpestata con la scritta provocatoria “Questo è quello che ne pensiamo delle vostre panchine rosse”. Successivamente, le assi della panchina sono state mostrate all’interno di un cestino della spazzatura con la didascalia “Panchine rosse? Nell’indifferenziata”.
La presidente Celli ha condannato fermamente il gesto di protesta, dichiarando: “Condanno fermamente il gesto di protesta che ha portato alla rimozione e alla sparizione della panchina rossa che questa mattina abbiamo inaugurato. Noi abbiamo voluto non solo lanciare un messaggio importante, ma anche ricordare che ognuno è impegnato con azioni concrete nella lotta alla violenza sulle donne.” Ha aggiunto: “Dispiace per l’accaduto, perché il nostro intento è soprattutto quello di realizzare un vero cambiamento culturale a partire dai giovani, parte attiva di questo percorso.” Sul posto sono giunti anche gli agenti della Digos che avrebbero già riconosciuto i responsabili, che saranno denunciati.
Cronaca
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Il cucciolo di falco pellegrino dei genitori Marte e Venere è stato chiamato Enea.

FalcoPellegrinoSensation: Hai mai sognato di dare un nome a un piccolo falco nato su un tetto leggendario? Ecco come i cittadini del Lazio hanno eletto Enea come vincitore assoluto!
Il Nome Scelto dai Cittadini
Con un contest online che ha entusiasmato migliaia di persone, il piccolo falco pellegrino ha un nome degno di una storia epica. Tra le opzioni per un maschio – Enea, Castore e Tarquinio – e per una femmina – Circe, Diana e Velia –, Enea ha catturato l’immaginazione di quasi 11mila votanti, conquistando un impressionante 97% dei consensi. Immagina l’eccitazione di partecipare a una votazione che unisce natura e folklore in modo così accattivante!
La Vita Quotidiana del Piccolo Enea
Proprio sul tetto della sede della Regione Lazio, a Roma, questo pulcino peloso è nato il 15 aprile da una coppia di falchi chiamati Marte e Venere. La sua routine quotidiana, tra voli del papà in cerca di prede e la mamma sempre di guardia, ha incuriosito tutti. Grazie a due telecamere posizionate vicino al nido, migliaia di persone hanno potuto spiare in diretta 24 ore su 24, scoprendo segreti affascinanti della vita di questi rapaci misteriosi. Non è incredibile pensare che un semplice tetto cittadino possa trasformarsi in un’avventura naturalistica?La Scoperta Inattesa del Nido
Tutto è iniziato a marzo, quando un addetto alla vigilanza antincendio ha avvistato qualcosa di insolito: uova sotto un pannello solare sul tetto. Gli esperti della Regione Lazio, tra naturalisti e ornitologi, hanno confermato che si trattava di quattro uova di falco pellegrino. Per giorni, una fotocamera ha catturato ogni mossa della coppia, alimentando la suspense. Chissà quanti si sono chiesti: “Cosa succederà quando si schiuderanno?”
L’Inanellamento e i Primi Dettagli
Il 6 maggio, il piccolo ha avuto il suo momento da star: gli specialisti della Regione Lazio e di Ornis Italica sono saliti sul tetto per l’inanellamento. Analizzando le misure biometriche, hanno rivelato che si tratta di un maschio, con un peso di 580 grammi a tre settimane dalla nascita. Preparati: questo è solo l’inizio di una storia che potrebbe volare verso nuove avventure!
I Primi Voli in Vista
Quando Enea sarà pronto per i suoi primi tentativi di volo – intorno ai 40 giorni dalla nascita –, tutti potranno assistere allo spettacolo grazie alle telecamere già posizionate. Immagina l’adrenalina di vedere un falco spiccare il volo in diretta: un evento che promette di tenere incollati allo schermo!
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