Attualità
Incendio all’Ospedale di Tivoli: Il Racconto di una Figlia in Lutto

Un Addio Tragico
Una figlia ha condiviso l’esperienza drammatica vissuta all’ospedale di Tivoli, dove si trovava per dare l’ultimo saluto a suo padre. Durante la visita, un incendio è scoppiato improvvisamente, causando caos e perdita di vite umane. Sebbene il padre fosse già deceduto per un arresto cardiaco, è stato comunque contabilizzato tra le vittime dell’incendio.
Evacuazione e Angoscia
L’incendio ha comportato l’evacuazione di 200 pazienti, con la triste conseguenza della morte di 4 persone. La figlia ha raccontato di aver rischiato di rimanere intrappolata al quinto piano insieme al padre, ma grazie all’intervento tempestivo delle operatrici del reparto, sono stati portati in salvo. Successivamente, ha vissuto ore di angoscia prima di scoprire dove fosse stato spostato il corpo del padre.
Origine dell’Incendio
Il fuoco ha avuto origine nei locali degli ambulatori situati al piano -2 dell’ospedale, mettendo a rischio il pronto soccorso e il reparto di Terapia Intensiva. Tra le persone evacuate vi erano anche bambini, neonati e pazienti Covid. Purtroppo, il fumo ha causato la morte di tre persone. La Procura ha aperto un’indagine per accertare le cause del disastro.
Indagine della Procura
A seguito dell’incendio, le autorità hanno avviato un’indagine per fare luce su quanto accaduto e determinare eventuali responsabilità. La tragedia ha lasciato un segno profondo nella comunità, che ora cerca risposte e giustizia.
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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