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Lazio Roma Primavera, il derby va ai biancocelesti. Giallorossi stesi e sorpassati

La Lazio vince il derby contro la Roma Primavera con un rigore di Gonzalez
La Lazio ha vinto di stretta misura il derby contro la Roma Primavera con un rigore decisivo di Gonzalez, posizionando la squadra al secondo posto in classifica. Questa vittoria ha permesso alla Lazio di superare la Roma in classifica, approfittando anche del passo falso del Milan contro l’Hellas Verona.
La partita ha avuto poche occasioni iniziali, con Sanà Fernandes che ha reclamato un rigore per presunto fallo di Mlakar. La situazione si è riscaldata al 22′, con Marin della Roma che è stato costretto a superarsi su un calcio d’angolo battuto da Sardo. Da quel momento in poi, la Roma ha preso saldamente le redini del match, creando numerose occasioni da gol e mettendo a dura prova la difesa difesa da Magro, finché non è stato Mannini a colpire il palo al 43′.
La Lazio ha ricominciato a dominare il secondo tempo, con Marin che è stato nuovamente chiamato all’azione al 50′ su un tiro di Marin. L’incontro è stato caratterizzato da gioco spezzettato e numerosi falli, tanto che l’arbitro è intervenuto più volte per calmare gli animi. Al 73′ si è verificato l’episodio decisivo, con Marin che ha causato un rigore per la Lazio dopo un intervento disperato su Gonzalez, che ha poi segnato dal dischetto. Nel finale, la Roma ha cercato di reagire ma non è riuscita a trovare il gol, consentendo così alla Lazio di conquistare sia il derby che la seconda posizione in classifica.
La Lazio ha vinto il derby contro la Roma Primavera con un rigore di Gonzalez al 74′. La formazione della Lazio è stata così composta: Magro; Bedini (55` Zazza), Dutu, Ruggeri, Milani; Di Tommaso, Bordon, Sardo; Yordanov (55` Napolitano), Gonzalez (89` Sulejmani), Sana Fernandes (90` Petta). Alla fine della partita, il punteggio è rimasto sul 1-0 a favore della Lazio.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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