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Nigeria, raid armati in 20 località: 160 le vittime

Attacchi in Nigeria: 160 persone uccise in 20 località
Il governo dello Stato del Plateau, nel centro del Paese africano, ha reso noto che almeno 160 civili sono stati assassinati in decine di incursioni avvenute in numerose località dell’area, che dista circa 200 chilometri dalla capitale Abuja. Il primo comunicato era arrivato nella giornata di domenica 24 dicembre e parlava di 16 vittime nello Stato del Plateau, al centro della Nigeria. Lunedì 26 dicembre il bilancio è decuplicato: sono almeno 160 i morti causati da numerosi attacchi avvenuti in una ventina di località dell’area.
Nel Plateau sono frequenti e costanti i conflitti tra le varie comunità che lo abitano e spesso le violenze coinvolgono pastori e agricoltori che si attaccano a vicenda, principalmente per dispute. Violenze che vengono motivate da ragioni etnico-religiose e aggravate anche dagli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura.
Il presidente della Coalizione delle nazionalità etniche dei giovani di Plateau, Paul Dakete, ha sottolineato che gli omicidi hanno trasformato il periodo natalizio in un periodo di lutto e ha esortato le autorità a porre fine a tali attacchi perché “la follia deve finire”. Ulteriori notizie giungono dall’ufficio nigeriano di Amnesty International che ha dichiarato di aver finora confermato 140 morti nelle aree a maggioranza cristiana. Si teme che il bilancio si possa aggravare poiché alcune persone risultano disperse. Gli attacchi al momento non sono stati rivendicati.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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