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Truffa in criptovalute, la denuncia della figlia della vittima: “I broker ci pressano ancora”

Truffa in Criptovalute: la figlia della vittima denuncia pressioni da parte dei broker
In un recente caso, una donna di 65 anni residente a Villorba è stata vittima di una truffa che le ha fatto perdere circa 65.000 euro, arrivando a un totale di quasi 85.000 euro, inclusi gli interessi sui prestiti da restituire. La figlia della vittima ha raccontato che la madre continua a essere pressata dai truffatori a reinvestire denaro per recuperare le somme perdute. Inoltre, si teme che i truffatori abbiano usato il conto della vittima per nascondere i proventi della truffa.
La truffa è iniziata con una chiamata a febbraio 2021, in cui un’operatrice finanziaria ha proposto alla donna di investire in criptovalute, promettendo guadagni facili e sicuri. Dopo aver inizialmente investito piccole somme, la vittima è stata convinta a reinvestire sempre più denaro. Quando ha tentato di recuperare le somme investite, gli operatori sono scomparsi e la donna ha scoperto di essere stata truffata.
La figlia della vittima ha dichiarato che la madre, a sua volta, aveva preso questa decisione con una certa consapevolezza, poiché gestiva in modo oculato le finanze di casa ed era a conoscenza di un disabile che aveva guadagnato investendo in criptovalute. Nonostante le perdite, la vittima è stata contattata nuovamente e convinta a investire ulteriori 20.000 euro. Anche in questo caso, l’investimento si è rivelato fallimentare, portando la donna a perdere tutto il denaro investito.
Al fine di evitare di essere scoperta dai figli, la vittima ha investito ulteriori 25.000 euro in una piattaforma di trading, senza ottenere alcun guadagno. La figlia ha sottolineato che la madre si è indebitata per effettuare gli ultimi investimenti, mentre i broker continuano a esercitare pressioni affinché investa ulteriori somme. La vicenda è stata denunciata alle autorità competenti, ma i truffatori continuano a perseguitare la vittima.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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