Attualità
56enne ha malore e muore in auto bloccata da protesta di trattori, davanti alla figlia

C’è stato un tragico incidente durante la protesta dei contadini nel Catanzarese. Un uomo ha avuto un malore mentre era al volante sulla strada statale 106, tra Botricello e Cropani Marina, bloccata dal protesto dei trattori che dura da otto giorni. Purtroppo, l’uomo è deceduto durante il trasporto all’ospedale.
Il 56enne era in auto con sua figlia quando è stato colto dal malore. Nonostante l’arrivo tempestivo dell’elisoccorso con un’equipe sanitaria, i tentativi di salvataggio si sono rivelati inutili.
A Orte, l’atmosfera è tesa. Il casello autostradale sull’A1 è stato teatro di tentativi di blocco da parte degli agricoltori manifestanti. Le forze dell’ordine sono però riuscite a prevenire qualsiasi tentativo di blocco.
Il presidio di agricoltori presso il casello è stato spostato. Nonostante ciò, Felice Antonio Monfeli, portavoce dei manifestanti, ha ribadito il loro impegno a mantenere le proteste legali e pacifiche. Monfeli ha inoltre espresso la sua disapprovazione per l’atto di alcuni contadini che hanno bruciato le bandiere della Coldiretti.
La protesta degli agricoltori della Tuscia continua senza sosta. A seguito del precedente blocco dell’uscita autostradale di Orte, una quarantina di mezzi da lavoro hanno bloccato il traffico lungo la Cassia Nord nei pressi di Porta Fiorentina, uno dei principali punti di accesso a Viterbo.
Prima di unirsi al raduno sulla Cassia, alcuni manifestanti hanno strappato e dato alle fiamme le bandiere della Coldiretti Viterbo. Il corteo di trattori ha poi bloccato il traffico percorrendo varie strade.
In Francia, i contadini hanno organizzato blocchi stradali su diverse autostrade dirette a Parigi. Le proteste, annunciate dai sindacati degli agricoltori, hanno iniziato attorno alle 14. È in corso un consiglio dei ministri urgente per affrontare la situazione. Sul campo sono presenti 15.000 agenti di polizia e gendarmeria per prevenire il blocco di aeroporti e mercati generali.
Attualità
A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite. Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
Attualità
Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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