Attualità
Al Bano risponde alle critiche: “Non ho tempo per informarmi sulle vicende di altri”

Il cantante Al Bano a È sempre Cartabianca
Durante la puntata del 9 gennaio di È sempre Cartabianca, Al Bano è stato uno dei protagonisti principali. L’artista di Cellino San Marco ha suscitato scalpore quando Bianca Berlinguer gli ha chiesto un’opinione sul caso di Giulia Cecchettin e sulle dichiarazioni di suo padre Gino. “Non so niente di questa storia”, ha detto il cantante.
Una dichiarazione destinata a far discutere
A Fanpage.it, Al Bano ha spiegato la sua versione dei fatti: “Mentre la signora Berlinguer mi parlava di Giulia Cecchettin, io davvero non sapevo a cosa facesse riferimento. Se mi sono informato dopo? Non ho tempo di farlo su me stesso, figurati sul resto”. Questo momento in diretta è rapidamente diventato un meme istantaneo.
La reazione di Al Bano alle critiche online
Nonostante il clamore sui social, Al Bano ha difeso la sua posizione: “Capisco, ma mentre la signora Berlinguer me ne parlava, io davvero non sapevo a cosa facesse riferimento. Sono stato più fuori dall’Italia che dentro in questi ultimi mesi”. Il cantante ha sottolineato i suoi recenti impegni internazionali, includendo viaggi in Mongolia, Samarcanda, Riga e Australia.
Le critiche e la vicenda di Giulia Cecchettin
Al Bano ha risposto alle critiche che lo accusavano di dover essere meglio informato sulla vicenda di Giulia Cecchettin: “C’è clamore e mi stanno attaccando sui social, ma per che cosa? E perché, soprattutto? Io non ne sapevo niente. Quando avrei dovuto leggere questa storia? Ora, sai, in questo momento sono appena arrivato a casa mia dopo mesi, a Cellino San Marco”.
Riflessioni su Sanremo e futuri progetti
Durante l’intervista, Al Bano ha anche risposto a domande sul prossimo Festival di Sanremo. Quanto al fatto di non essere stato invitato da Amadeus: “No, che non me la sono presa. Va tutto bene, va tutto bene. Sanremo è giusto che vada avanti così com’è. Sono stato già l’anno scorso. Essere ospiti va bene, è una cosa bella, ma tutt’altro è fare la gara”.
Fonte: [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/spettacolo/interviste/al-bano-su-giulia-cecchettin-non-ho-il-tempo-di-informarmi-su-me-stesso-figuriamoci-sul-resto/)
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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