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“I Casamonica sono mafia”: il verdetto della Cassazione nei confronti del clan

Il Caso Casamonica e la Sentenza della Cassazione: Confermata l’Associazione con la Mafia
Recentemente la Cassazione ha emesso una sentenza che conferma l’implicazione del Caso Casamonica con la criminalità organizzata, smentendo così qualsiasi narrazione che minimizzasse la gravità delle loro azioni. I giudici hanno accolto il ricorso della procura generale e confermato l’aggravante dell’associazione armata alle posizioni di vertice del clan, richiedendo una rideterminazione della pena in Appello. Il gruppo criminale, operante nella zona Appio-Tuscolana di Roma, è stato definito come un’aggregato malavitoso coinvolto in diverse attività illegali come usura, estorsioni, traffico di stupefacenti e abusivo esercizio del credito.
La condanna più alta di 30 anni è stata assegnata a Domenico Casamonica, uno dei vertici del clan romano. La Corte d’Appello di Roma ha confermato l’accusa di mafia per il clan, sottolineando la connessione costante e la protezione reciproca tra i membri dell’organizzazione criminale. Questa sentenza arriva dopo una lunga indagine condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Roma nell’ambito dell’operazione ‘Gramigna’, coordinata dal magistrato Michele Prestipino e dai sostituti procuratori Giovanni Musarò e Stefano Luciani.
L’indagine ha svelato la vera natura del clan Casamonica, evidenziando anche come il loro linguaggio criptico venga utilizzato per confondere e spaventare le vittime, grazie alle relazioni con altre organizzazioni criminali e la vendita di droga alla ‘ndrangheta. La forza delle testimonianze di tre pentiti ha contribuito a ricostruire l’associazione mafiosa, svelando il coinvolgimento del clan in attività illegali come estorsioni, usura e traffico di droga. Nonostante le sfide, le autorità competenti stanno agendo per estirpare l’associazione mafiosa con determinazione.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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