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Cruciani Cortellesi, il botta e risposta è al vetriolo: c’entra…Biancaneve

Il duro confronto tra Giuseppe Cruciani e Paola Cortellesi sulla definizione di Biancaneve come fiaba sessista
Le dichiarazioni di Paola Cortellesi alla LUISS durante l’inaugurazione dell’anno accademico hanno scatenato una vivace polemica, in particolare per il suo giudizio sulla fiaba di Biancaneve.
Giuseppe Cruciani ha reagito con veemenza alle parole dell’attrice, sostenendo di aver avuto una reazione molto diversa da quella di David Parenzo, il quale ha elogiato l’intervento della Cortellesi come magistrale e ironico. Cruciani si è dichiarato in netto disaccordo con questa posizione, sostenendo che avrebbe reagito con un “vaffanc*lo” a Beppe Grillo d’un tempo, considerando il discorso della Cortellesi come estremamente sessista. Secondo Cruciani, la fiaba di Biancaneve non può essere ridotta ad una storia sessista e le parole della Cortellesi sarebbero state sconcertanti.
Queste idee sono state espresse nel corso de La Zanzara dell’11 gennaio, durante il quale Cruciani ha attaccato duramente Paola Cortellesi, sostenendo che le sue dichiarazioni rappresentano un’impropria interpretazione delle fiabe e dell’immaginario collettivo femminile. Le sue parole hanno sollevato un acceso dibattito su questo tema controverso e hanno diviso l’opinione pubblica.
Giuseppe Cruciani ha espresso la sua contrarietà sull’interpretazione della fiaba di Biancaneve da parte di Paola Cortellesi. Durante il suo intervento alla LUISS, l’attrice ha sottolineato come le fiabe siano intrise di stereotipi sessisti e abbiano un’impronta fortemente discriminatoria nei confronti delle donne. Tuttavia, le sue parole non sono passate inosservate, suscitando reazioni contrastanti. Mentre David Parenzo ha elogiato l’intervento di Cortellesi come magistrale e ironico, Giuseppe Cruciani ha criticato aspramente quella che considera un’impropria e eccessiva interpretazione della fiaba da parte dell’attrice. La discussione prosegue alimentando un dibattito acceso sul tema della rappresentazione femminile nelle fiabe.
I toni accesi con cui Cruciani ha contestato le parole di Cortellesi riflettono una divisione netta sull’interpretazione delle fiabe e sulle implicazioni sociali che ne derivano. La discussione ruota intorno alla percezione della rappresentazione femminile in opere di narrativa popolare e l’impatto che esse possono avere sulla società e sulla costruzione dell’immaginario collettivo. La contrapposizione tra le posizioni di Paola Cortellesi e Giuseppe Cruciani rappresenta un nodo significativo all’interno del dibattito sulle tematiche di genere e sull’evoluzione dei ruoli femminili nella società contemporanea.
Il confronto tra le opinioni di Cruciani e Cortellesi sulla natura sessista delle fiabe, in particolare di Biancaneve, ha sollevato un acceso dibattito sull’interpretazione delle opere di narrativa popolare e sulle implicazioni sociali di queste rappresentazioni. Mentre Paola Cortellesi ha evidenziato come le fiabe siano intrise di stereotipi sessisti e abbiano un’impronta fortemente discriminatoria nei confronti delle donne, Giuseppe Cruciani ha reagito con veemenza, sostenendo di aver avuto una reazione molto diversa da quella di David Parenzo, il quale ha elogiato l’intervento della Cortellesi come magistrale e ironico. La controversia prosegue alimentando un dibattito acceso sul tema della rappresentazione femminile nelle fiabe.
La discussione ruota intorno alla percezione della rappresentazione femminile in opere di narrativa popolare e l’impatto che esse possono avere sulla società e sulla costruzione dell’immaginario collettivo. La contrapposizione tra le posizioni di Paola Cortellesi e Giuseppe Cruciani rappresenta un nodo significativo all’interno del dibattito sulle tematiche di genere e sull’evoluzione dei ruoli femminili nella società contemporanea.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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