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Incendio a Ostia: venti persone soccorse, due in ospedale

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Incendio ad Ostia: venti soccorse, due in ospedale
Un incendio si è sviluppato tra le baracche di via degli Aliscafi all’Idroscalo di Ostia, nella notte tra domenica 14 e lunedì 15 gennaio. Le fiamme hanno distrutto diverse costruzioni, costringendo i soccorritori a intervenire per assistere venti persone, due delle quali sono state ricoverate.

Cause dell’incendio ancora da chiarire

Le autorità non hanno ancora determinato con certezza le cause dell’incendio. Tuttavia, si ipotizza che una fiamma lasciata accesa per riscaldarsi potrebbe aver dato origine al rogo. Le indagini sono in corso per stabilire le circostanze esatte dell’incidente.

Intervento dei Vigili del Fuoco

Due autobotti e tre mezzi auto pompa serbatoio dei Vigili del Fuoco sono stati impiegati per domare le fiamme e soccorrere le persone coinvolte. Nonostante l’intenso lavoro dei pompieri, due persone sono state trasportate all’ospedale G.B. Grassi con codici giallo e verde, segnalando che non sono in condizioni critiche. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco hanno lavorato per raffreddare i materiali delle baracche il più rapidamente possibile.

Presenza delle Forze dell’Ordine

Sul luogo dell’incendio erano presenti anche agenti della polizia locale di Roma Capitale e della Polizia di Stato, impegnati nei necessari accertamenti. La loro presenza è stata fondamentale per garantire la sicurezza e supportare i vigili del fuoco nelle operazioni di soccorso.

Precedenti Incidenti

Questo episodio segue di un mese l’incendio all’ospedale di Tivoli, creando un nuovo scenario di emergenza per il litorale romano. L’incidente a Ostia ha sottolineato ancora una volta l’importanza della prontezza di intervento del primo soccorso e delle autorità locali.

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Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

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Straniero costringe donna a terminare la gravidanza per il permesso di soggiorno. Bimba di 14 mesi positiva alla cocaina

Al peggio non c’è mai fine. Infatti raccapricciante la notizia (per fortuna) del ritrovamento di una piccola bambina, da parte degli uomini della Polizia di stato, d’altra parte però la piccola è stata trovata positiva alla cocaina.

La minore è stata trovata in pessime condizioni igienico-sanitarie e positiva alla cocaina. La Polizia di Stato di Novara ha indagato tre persone per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali commessi in danno di una bambina di 14 mesi.

I fatti di Novara

Nei mesi scorsi, una donna italiana aveva denunciato di aver intrapreso una relazione sentimentale con un uomo, straniero, irregolare sul territorio nazionale e del quale conosceva solo il soprannome, che, in seguito a ripetuti maltrattamenti, l’avrebbe costretta a portare a termine una gravidanza in modo tale da poter richiedere il permesso di soggiorno legato alla nascita della figlia.

La relazione è continuata per alcuni mesi dopo il parto, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina ed ha fatto perdere le proprie tracce. La Squadra Mobile di Novara, sezione reati contro la persona, ha immediatamente avviato le indagini riuscendo ad identificare lo straniero che risultava essere anche senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti e possesso di armi clandestine.

Dopo mesi di continue ricerche, l’uomo veniva rintracciato all’interno di un locale notturno e, dopo iniziali resistenze, confessava agli investigatori di aver affidato la bambina ad una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia. Gli agenti a quel punto riuscivano a individuare l’esatta ubicazione in cui si trovava la minore e, una volta fatto accesso all’interno dell’abitazione, riuscivano a trovare la bambina, costretta a vivere in condizioni di abbandono e di scarsa igiene, motivo per cui veniva trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Novara.

Considerato il contesto in cui viveva la bambina, gli agenti hanno subito chiesto di sottoporre alla minore un test tossicologico che purtroppo dava esito positivo sulla sostanza della cocaina. La situazione, talmente grave che gli uomini delle forze dell’ordine insieme alla procura hanno immediatamente deciso di affidare la minore ad una struttura protetta, mentre entrambi i genitori e la donna alla quale era stata affidata sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Novara. E’ stata informata altresì la Procura per i Minorenni di Torino che, richiesta la convalida del provvedimento di urgenza, si è immediatamente attivata, chiedendo l’apertura di procedura di adottabilità della piccola, per garantirle finalmente un contesto di vita adeguato.

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!

L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.

Scopri le Dinamiche Nascoste

Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.

Un Caso che Appassiona

Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.

In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.

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