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Incidente a Piazza Bologna, nonno e nipote investiti da Smart

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Incidente a Piazza Bologna, nonno e nipote investiti da Smart

Un segmento di Via Livorno è stato tragicamente immortalato su Google Maps. Era un pomeriggio come tutti gli altri, un nonno di 78 anni stava trascorrendo del tempo con suo nipote di 7 anni quando l’impensabile è accaduto. Essi sono stati investiti da un’automobile mentre attraversavano la strada. Subito suonò l’allarme, e furono prontamente soccorsi e trasportati all’ospedale Umberto I, a poco più di un chilometro dal luogo dell’incidente.

Le parole della figlia dell’uomo anziano getteranno luce sulla situazione, “Mio padre lotta per la vita, temiamo possa non farcela. Mio figlio è rimasto ferito, ma grazie a Dio, sta bene. Conosciamo l’individuo responsabile dell’incidente”, ha condiviso attraverso i social media.

L’incidente è avvenuto il 30 gennaio, martedì, attorno alle 18.30, sulla Via Livorno, vicino a Piazza Bologna. Nonno e nipote stavano attraversando quando un veicolo Smart for Two li ha investiti. I soccorsi sono stati allertati e sono arrivati rapidamente sulla scena. Inoltre, gli investigatori del II Gruppo Sapienza sono giunti sulla scena per fare i rilievi.

Il conducente dell’automobile Smart era un uomo di 40 anni, che si è immediatamente fermato per prestare soccorso. Dopo aver fallito il test per l’alcool, ciò ha confermato che non era sotto l’effetto dell’alcool al momento dell’incidente. Le indagini sono attualmente in corso per comprendere appieno la dinamica dell’incidente.

Nonno e nipote sono stati trasportati all’ospedale in condizioni critiche, con il nonno in condizioni particolarmente gravi. I pazienti dell’uomo anziano, un medico di professione, hanno richiesto aggiornamenti sulle sue condizioni attraverso i social media. Alla domanda la figlia ha risposto, “Non sappiamo se ce la farà”, ha scritto.

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio

In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.

La Notte del Caos

L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.

Reazioni dai Social e Slogan Iconici

“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.

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