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Indagine su Chiara Ferragni: accuse e nuovi sviluppi

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Indagine su Chiara Ferragni: accuse e nuovi sviluppi

Chiara Ferragni nel registro degli indagati per truffa aggravata

Chiara Ferragni è stata recentemente iscritta nel registro degli indagati dai finanzieri con l’accusa di truffa aggravata in relazione al caso del pandoro Balocco. L’iscrizione è avvenuta dopo una dettagliata revisione delle email scambiate tra l’influencer e l’azienda dolciaria.

La campagna natalizia sotto esame

La campagna promozionale “Pink Christmas” del Natale 2022, lanciata dalla collaborazione tra Chiara Ferragni e la Balocco, è attualmente al centro dell’indagine da parte della Guardia di Finanza di Milano. Il progetto prevedeva la vendita di un pandoro brandizzato Ferragni con la promessa di devolvere una parte dei ricavi alla ricerca sull’osteosarcoma e sarcoma di Ewing, al fine di acquistare un nuovo macchinario. Tuttavia, è emerso che la somma da devolvere in beneficenza era già stata stanziata, ma questa informazione non era stata comunicata ai consumatori.

L’intervento del Codacons e l’inizio delle indagini

L’intervento della Guardia di Finanza è avvenuto a seguito di una segnalazione dell’associazione dei consumatori Codacons, che parlava di truffa aggravata. Successivamente, la Procura di Milano ha avviato delle indagini preliminari. Una sentenza della Cassazione ha stabilito che la truffa su una piattaforma telematica costituisce un’aggravante, dato che mette maggiormente a rischio la difesa degli acquirenti.

Le email analizzate dalla Procura

L’inchiesta della Procura di Milano è partita dall’analisi delle email scambiate tra Chiara Ferragni e Balocco risalenti al 2021. Secondo le informazioni raccolte, questi scambi avrebbero confermato il reato di truffa aggravata, portando così all’accusa contro l’influencer.

La posizione di Chiara Ferragni

Chiara Ferragni ha commentato pubblicamente la sua iscrizione nel registro degli indagati, affermando di aver agito in buona fede e di essere pronta a collaborare con la magistratura per chiarire ogni aspetto della vicenda. La sua difesa è nelle mani degli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone.

Per ulteriori dettagli, puoi leggere l’articolo originale [qui](https://www.fanpage.it/milano/perche-chiara-ferragni-e-stata-indagata-per-truffa-e-cosa-succede-adesso-le-tappe-della-storia/).

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio

In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.

La Notte del Caos

L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.

Reazioni dai Social e Slogan Iconici

“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.

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