Attualità
Indagini sull’Omicidio di Ruslan Donca: Gli Inquirenti Esaminano Diverse Ipotesi

Mistero Sulla Morte di Ruslan Donca
Ruslan Donca, un uomo di 44 anni, è deceduto all’ospedale Belcolle di Viterbo dopo essere stato accoltellato alla gola e all’addome. Gli investigatori stanno trattando il caso come un possibile omicidio volontario e hanno programmato un’autopsia per chiarire le circostanze del decesso. Non è ancora chiaro se Donca sia stato vittima di un omicidio o se le ferite siano autoinflitte, come affermano i suoi coinquilini.
Intervento della Polizia e Dinamica dell’Incidente
La polizia è intervenuta il 2 gennaio in un appartamento situato nel centro storico di Viterbo, su segnalazione di un coinquilino di Ruslan. Donca, trovato gravemente ferito da colpi di coltello, è stato immediatamente trasportato all’ospedale, dove purtroppo è deceduto a causa delle gravi lesioni riportate. Poco prima dell’incidente, l’uomo aveva avuto una lite in strada presumibilmente con suo fratello.
Versioni Contrastanti dei Coinquilini
I coinquilini di Donca hanno dichiarato agli inquirenti che l’uomo si sarebbe chiuso in bagno per infliggersi da solo le ferite fatali. Tuttavia, le loro versioni dei fatti risultano contrastanti, portando le autorità a indagare con maggiore attenzione per chiarire la vicenda. L’appartamento dove si è verificato l’episodio è stato sequestrato per ulteriori accertamenti.
Attesa per l’Autopsia
L’autopsia sul corpo di Ruslan Donca è attesa per fornire ulteriori dettagli sul caso e determinare con maggiore precisione le cause della morte. Solo dopo questi accertamenti, le autorità potranno avere un quadro più chiaro sulle reali circostanze che hanno portato alla tragica fine di Donca.
Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/accoltellato-a-gola-e-addome-sindaga-per-omicidio-volontario-i-coinquilini-si-e-ucciso-da-solo/)
Attualità
Scossa sismica scuote la Kamchatka: allerta tsunami, ignorato per ora dai fashionisti del clima

#TerremotoKamchatka: Un terremoto di magnitudo 8.8 scuote la Kamchatka, innescando tsunami in tutto il Pacifico. Allerte da Giappone a Hawaii, con precauzioni di massa. #Sisma #Tsunami
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito la remota penisola della Kamchatka, un evento straordinario che ha subito attirato l’attenzione globale. Le conseguenze del sisma si sono propagate attraverso l’Oceano Pacifico, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste di Giappone, Hawaii e California. Sorprendentemente, finora non sono stati segnalati né vittime né danni gravi.
Mentre le giornate passano, alcuni paesi continuano a vivere nell’incertezza. Il Cile, per esempio, ha deciso di non rischiare, innalzando l’allerta tsunami ai massimi livelli e ordinando l’evacuazione di centinaia di persone. Nella terra madre dell’evento, la Russia, gli abitanti di Petropavlovsk-Kamchatsky si sono trasferiti verso l’entroterra. Nel frattempo, i porti venivano lambiti da onde che hanno raggiunto i sei metri, mentre un asilo veniva danneggiato.
La rapidità e l’efficacia dei sistemi di allerta russi sono state lodate dal Cremlino. “In generale, anche la resistenza sismica degli edifici ha dato prova di efficacia” ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, celebrando l’assenza di vittime. Tuttavia, il terremoto ha provocato una pericolosa eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka.
Nel frattempo, il Giappone è stato messo alla prova con scenari di emergenza che hanno riportato alla mente i tragici eventi del 2011. Decine di persone si sono rifugiate in aree più sicure, preoccupate per l’effetto sulle centrali nucleari, che fortunatamente sono rimaste intatte. Anche le Hawaii si sono trovate in preda all’ansia, con le strade di Honolulu congestionate dalle automobili in fuga. Le evacuazioni, inizialmente ordinate, sono state poi revocate.
Questo catastrofico evento, che si è verificato lungo la temuta ‘Cintura di fuoco’ del Pacifico, si annovera tra i dieci terremoti più potenti mai registrati, sottolineando ancora una volta il potere inarrestabile della natura.
Attualità
Roma ha nuovi poteri grazie alla riforma costituzionale. Il video della Meloni

Roma cambia, e in meglio. Oggi il governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma capitale fra gli Enti Costitutivi della repubblica Italiana, che attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale (Atac, Cotral, Metro e Taxi), il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali.
La riforma prevede, almeno così dice nel video social il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che anche i municipi di Roma Capitale avranno un nuovo ruolo nella riforma della città. Questa riforma è frutto di un lavoro condiviso anche con la Regione Lazio e il Comune di Roma guidato dal sindaco del Partito Democratico Roberto Gaultieri.
Da oggi Roma, diventa al pari delle altri capitale europee, una capitale più autorevole e più autonoma.
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