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Polizia rinvia cortei per la Palestina previsti durante il Giorno della Memoria

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Polizia rinvia cortei per la Palestina previsti durante il Giorno della Memoria

Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha esortato i questori a posticipare i cortei in favore della Palestina, inizialmente pianificati per la Giornata della Memoria. L’obiettivo è conservare la libertà di espressione, in questo caso combinandola con il rispetto dovuto alla Giornata della Memoria.

Questa richiesta era stata inizialmente avanzata dal presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun. Fadlun aveva sottolineato come la programmazione di una manifestazione pro-Palestina il 27 gennaio, giorno dedicato alla memoria dell’olocausto, sarebbe stata interpretata come una sconfitta per tutti. Fadlun si era detto perplesso riguardo l’assegnazione dell’approvazione per un tale evento in un giorno di memoria internazionale, soprattutto considerando il contesto del 7 ottobre, quando c’è stato un grave attacco antisemita.

Fadlun si è poi detto soddisfatto dell’accoglimento della sua richiesta ringraziando le istituzioni, in particolare il ministro Piantedosi e il Ministero dell’Interno, per la comprensione mostrata. Ha sottolineato come sia stata presa una decisione sagace e sensata, ricordando l’esempio di Vicenza, dove simili manifestazioni pro-Palestina sono degenerate in violenza.

Fadlun ha poi sottolineato la scelta provocatoria della data del 27 gennaio fatta dagli organizzatori, data del ricordo della Shoah. Ha precisato che la sua richiesta non era quella di vietare le manifestazioni in sé, ma che non si potesse tollerare la loro realizzazione in un giorno così significativo e doloroso per la comunità ebraica. Ha ringraziato le autorità per aver scongiurato quello che avrebbe considerato un grave insulto alla memoria dell’olocausto.

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

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Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!

L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.

Una storia che affascina il mondo

Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.

L’audizione top secret

Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.

Prossimi passi nell’ombra

Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

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Coppa Italia, caos allo stadio: Tifosi del Milan devastano Curva Sud e insultano i romanisti come “figli del Vesuvio”

Hai visto cosa succede quando la passione per il calcio sfocia in caos puro? #CoppaItalia #TifosiInFuria #VandalismoStadio

In una serata che avrebbe dovuto celebrare il calcio italiano, la Curva Sud dello stadio è stata protagonista di un episodio sconcertante: tifosi del Milan accusati di averla vandalizzata, scatenando reazioni accese tra i sostenitori della Roma. Immagina la scena, con cori e slogan che riecheggiano nell’aria, e al centro di tutto, la frase “figli del Vesuvio” urlata come una sfida aperta. Questo incidente ha acceso i riflettori su tensioni che vanno oltre il semplice match, lasciando tutti a chiedersi fino a che punto arriverà l’odio tra curve rivali.

La Notte del Caos

L’episodio si è verificato durante gli scontri della Coppa Italia, dove il clima è rapidamente degenerato in atti di vandalismo. Testimoni oculari hanno descritto scene di oggetti lanciati e danni alle strutture, con i tifosi del Milan al centro delle accuse. È un capitolo che ricorda come il calcio possa trasformarsi in un’arena di emozioni incontrollate.

Reazioni dai Social e Slogan Iconici

“Figli del Vesuvio” è diventato l’hashtag del momento sui social, con romanisti che lo hanno usato per rispondere alle provocazioni. Questi scambi hanno amplificato lo scandalo online, attirando l’attenzione di fan e esperti, mentre tutti si interrogano su come prevenire simili episodi in futuro.

Le indagini sono in corso per chiarire i dettagli, ma una cosa è certa: questo evento potrebbe cambiare per sempre il modo in cui viviamo le partite dal vivo. Quali saranno le prossime mosse? La tensione resta alta, e il mondo del calcio italiano è più acceso che mai.

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