Calcio Roma
Roma Cremonese 2-1, rimonta giallorossa

La Roma batte la Cremonese 2-1 nel match valevole per gli ottavi di finale di Coppa Italia, dopo essere passata in svantaggio, grazie alle reti dei suoi due big, Romelu Lukaku e Paulo Dybala. Dai giallorossi, dopo la umiliante eliminazione dello scorso anno, ci si aspettava un grande primo tempo, che avrebbe dovuto indirizzare sui binari giusti il match, ma in realtà accade tutto il contrario.
Una squadra lenta, macchinosa, senza idee e con i giocatori di maggiore importanza e qualità, che invece di incidere e spostare gli equilibri, sono completamente spenti e fuori partita. Sì, è vero che gli uomini di Mourinho hanno avuto tre importanti occasioni per sbloccare la sfida, ma quando nessuno se l’aspettava, sono i grigiorossi che vanno in vantaggio al minuto 37 grazie alla rete di Tsadjout, che approfitta di un errore di Llorente per gelare l’Olimpico.
Allora Mourinho nell’intervallo decide di stravolgere la formazione: dentro Paulo Dybala, Nicola Zalewski e Rasmus Kristensen, passando a un’inedita difesa a 4 con nessun centrale di ruolo; a giocare centrali di difesa saranno Cristante e proprio Kristensen. Da quel momento cambia l’atteggiamento dei giallorossi che cominciano a caricare a testa bassa alla ricerca del pareggio, soprattutto grazie alle invenzioni di Paulo Dybala, la luce dell’attacco giallorosso.
Ma un p0′ di sfortuna e poca lucidità sotto porta non permette ai capitolini di agguantare il pareggio, almeno fino all’ingresso in campo di Sardar Azmoun, che pochi minuti dalla sostituzione, regala un cioccolatino a Lukaku, che davanti al portiere non sbaglia e pareggia il match. Solo sei minuti dopo, un altro subentrato, Leonardo Spinazzola si procura un calcio di rigore, che verrà poi trasformato da Paulo Dybala all’85esimo.
Roma Cremonese termina 2-1, i giallorossi riescono a vincere ed evitare l’eliminazione proprio grazie alla panchina; infatti Azmoun, Spinazzola e Dybala, tutti entrati a partita in corso, hanno cambiato le sorti del match decidendo il passaggio del turno. Ora i giallorossi ai quarti di finale, il prossimo 10 gennaio, incontreranno la rivale storica, la Lazio, per un derby della capitale che si prospetta incandescente.
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Attualità
Claudio Ranieri: il signore del calcio

Nel calcio moderno, spesso dominato da logiche di mercato, fredda tattica e narrazioni da copertina, ci sono figure che riescono ancora a farci emozionare con la sola forza della loro umanità. Claudio Ranieri è una di queste: non solo un allenatore, ma un uomo che riesce ad incarnare i valori più autentici dello sport: umiltà. passione, lavoro e, soprattutto, rispetto.
La classifica è importante, si, ma non racconta la compattezza ritrovata, gli occhi pieni di grinta dei ragazzi, l’orgoglio dei tifosi che, per la prima volta dopo tanto tempo, hanno rivisto in campo una Roma che meritano.
Ci sono allenatori che vincono trofei e poi c’è Claudio Ranieri, che ha fatto sentire i tifosi orgogliosi non solo per quello che si è vinto, ma per come si è vissuto quel cammino. Perché a Roma, più del risultato, contano il cuore, la verità e l’appartenenza. E Ranieri, di tutto questo, è stato un simbolo. Il tuo calcio non finisce qui, perché vive in tutti quelli che ti guardano e pensano: “Voglio diventare come lui.”
Grazie per non aver mai smesso di essere uno di noi. La Roma ti ha amato. Ma tu, forse, l’hai amata anche di più.
Calcio Roma
Klopp alla Roma: il rebus dei Friedkin accende i tifosi giallorossi

Un semplice video istituzionale, pensato per esaltare la bellezza della Capitale e il profondo legame tra la città e il club.
Ma a Roma, dove la passione corre più veloce della logica, quei sedici secondi sono bastati per far sognare in grande. E anche per immaginare, dietro quelle immagini evocative, un messaggio nascosto, quasi un enigma da decifrare.
Klopp alla Roma
Nel filmato diffuso dalla famiglia Friedkin, da sempre attenta a una comunicazione elegante, visiva e spesso indiretta, scorrono in rapida successione alcuni dei simboli più iconici della città eterna: il Colosseo, la Lupa capitolina, lo stadio Olimpico, la Basilica di San Pietro, e il Pantheon. Elementi che compongono un ritratto affascinante di Roma, ma che, a guardarli bene, sembrano anche nascondere una sequenza sospetta. Colosseo (che in tedesco si scrive con la K), Lupa, Olimpico, San Pietro, Pantheon: le iniziali formano una parola ben precisa. K-L-O-P-P.
Un tecnico amatissimo a livello internazionale, reduce da un ciclo straordinario con il Liverpool da pochi mesi diventato Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Eppure, per i tifosi della Roma, nulla è impossibile. Abituati a una comunicazione spesso ambigua e cinematografica da parte della proprietà americana, non escludono che dietro quella manciata di fotogrammi possa davvero celarsi un messaggio in codice. Dal club, però, nessuna conferma. Anzi, con un sorriso, fonti vicine alla società frenano le interpretazioni: “Il Colosseo si scrive con la C”.
Ma a Roma, il video continua a rimbalzare tra social e chat. E finché il nuovo allenatore non verrà ufficialmente annunciato, l’illusione continuerà a vivere.
Perché immaginare Klopp all’Olimpico non costa nulla. E in fondo, ogni grande avventura inizia proprio da un sogno.
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