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Soumahoro, salta l’uscita del libro del parlamentare: é giallo

Il Mistero del Libro di Aboubakar Soumahoro: “Nessuno l’ha visto”
Aboubakar Soumahoro, deputato di origine ivoriana, aveva in cantiere un nuovo libro dal titolo “Manifesto degli invisibili”, ma sembra che la pubblicazione sia stata annullata. Secondo quanto riportato da Libero e da “più fonti” di Feltrinelli Editore, il libro che avrebbe dovuto essere pubblicato è diventato invisibile, creando un vero e proprio mistero. Alcune indiscrezioni rivelano che il titolo era incluso nel piano editoriale redatto da Feltrinelli Editore nel gennaio 2022. Si dice persino che qualcuno avesse la possibilità di prenotarlo senza dover spendere alcun importo. Tuttavia, il destino del libro è al momento ignoto. L’uscita prevista per il 15 gennaio è stata posticipata al 19 gennaio 2025, senza che sia chiara la ragione di tale decisione.
Non si sa nemmeno se l’autore avesse iniziato a scrivere il libro, poiché non è stato reso pubblico alcun estratto o bozza. Nonostante ciò, un abstract del libro è già stato diffuso, in cui Soumahoro affronta tematiche riguardanti le condizioni precarie dei lavoratori, esponendo le difficoltà e lo sfruttamento che affrontano quotidianamente. L’autore si schiera dalla parte delle fasce più fragili del mondo del lavoro, denunciando la compressione dei diritti e delle libertà nel contesto attuale del capitalismo. Questo nuovo libro promette di essere un tentativo coraggioso di denuncia delle ingiustizie sociali presenti nella società moderna.
Sarà interessante vedere se questo libro vedrà mai la luce e quale impatto avrà una volta pubblicato. L’appuntamento è quindi rimandato al 2025, con un po’ di ritardo rispetto alle aspettative iniziali.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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