Attualità
Sven-Goran Eriksson affronta la malattia terminale: “Desidero vivere senza miseria mentale”

Affrontare la Malattia con Dignità e Serenità
Sven-Goran Eriksson, noto tecnico svedese, sta affrontando con grande dignità e serenità la sua battaglia contro un tumore terminale. A 75 anni, Eriksson ha dichiarato di non voler vivere in una miseria mentale, scegliendo di godersi al massimo la vita nonostante la gravità della sua condizione. Dopo aver ricevuto la diagnosi, ha ridotto le sue attività e si sottopone regolarmente a controlli medici per monitorare l’evoluzione del tumore.
Positività e Ottimismo di Eriksson
Nonostante la difficile situazione, Eriksson mantiene una sorprendente positività e ottimismo. Si sente fortunato per aver lavorato in un campo che ama e per il calore ricevuto da parte di amici e familiari. Continua a seguire le partite di calcio in televisione, mantenendo intatto il suo legame con il mondo sportivo.
Riflessioni sulla Fede e sulla Vita
Eriksson ha anche condiviso riflessioni profonde sulla sua fede e su ciò che la malattia gli ha insegnato. Ha espresso il desiderio di essere ricordato come un uomo perbene, dedicato a educare sia i suoi giocatori che i suoi figli. Queste riflessioni dimostrano la sua spiritualità e la sua forza di volontà di fronte a una situazione così difficile.
Un Messaggio di Supporto dagli Ex Calciatori
L’ex allenatore della Lazio ha ricevuto un videomessaggio dai suoi ex calciatori, un gesto che ha evidenziato la grande stima e affetto che questi nutrono per lui. Questo supporto è stata una testimonianza della forza spirituale di Eriksson e della sua straordinaria capacità di affrontare la malattia con coraggio e dignità.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
Attualità
Roma Si Prepara al Giubileo: Giovani Pellegrini Invadono la Città prima degli Altri

#RomaGiovani #GioiaEFatica: La capitale invasa da giovani pellegrini tra canti e disagi quotidiani. Un’esperienza unica che divide i cittadini. 🙏🕺
Roma è stata recentemente animata da un’insolita quanto vibrante invasione. Giovani pellegrini, provenienti da tutto il mondo, hanno riempito le strade della capitale italiana con canti gioiosi e danze improvvisate. L’euforia ha contagiato molti, portando una ventata di freschezza e allegria. Tuttavia, la presenza massiccia di questi gruppi ha avuto un impatto contrastante tra i residenti.
“Da una parte c’è chi canta Gesù, dall’altra chi impreca per tornare a casa nonostante le metro piene”. Questo commento riassume perfettamente il clima che si respira in città. Mentre per alcuni la presenza dei giovani rappresenta una rinascita spirituale e sociale, per altri è fonte di frustrazione, a causa delle difficoltà logistiche che ha comportato la loro partecipazione al grande evento.
La rete dei trasporti pubblici, già sotto pressione nei giorni feriali, ha dovuto affrontare ulteriori sfide. “Impossibile trovare un posto sui mezzi pubblici, con le metro piene fino all’inverosimile”, racconta un pendolare esasperato. Molti residenti si sono ritrovati a dover ripensare percorsi e orari, cercando di evitare le folle.
Nonostante gli ostacoli, la sensazione generale sembra essere di accettazione e curiosità verso questi giovani che hanno deciso di scegliere Roma come palcoscenico per la loro espressione di fede e gioia. La città, con la sua storia millenaria, ha ancora una volta trovato un modo per accogliere, anche se non senza qualche difficoltà, un evento di portata internazionale.
Mentre le canzoni e i balli si susseguono, i cittadini romani assistono a uno spettacolo che, almeno per qualche giorno, ha trasformato la città in un crocevia di culture, emozioni e racconti. Una testimonianza di come Roma, tra fascino e caos quotidiano, riesca sempre a risvegliare sentimenti contrastanti ma autentici.
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