Attualità
Tragedia a Casarano: uomo folgorato durante la doccia

Scoperta shock nel Leccese: Rocco De Nuzzo trovato morto
Rocco De Nuzzo, 52 anni, è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Casarano, nel Salento, a causa di una scarica elettrica mentre faceva la doccia. De Nuzzo, che viveva da solo, è stato rinvenuto ormai privo di vita dal fratello, il quale si era allarmato per la mancanza di risposte al telefono.
Intervento tempestivo ma vano dei soccorritori
Allertati dalla terribile scoperta, i soccorritori del 118 sono giunti immediatamente sul posto. Tuttavia, ogni tentativo di rianimazione dell’uomo si è rivelato inutile. Secondo quanto riportato dal Giornale di Puglia, l’origine del decesso sembra essere una scarica elettrica provocata da uno scaldabagno malfunzionante. L’incidente ha anche causato un black-out nell’abitazione.
Riconsegna della salma alla famiglia
Dopo i rilievi effettuati dai carabinieri e dal pubblico ministero di turno, la salma di Rocco De Nuzzo è stata riconsegnata ai familiari e trasportata presso l’abitazione della madre del defunto, che vive nelle vicinanze.
Un dramma familiare e le indagini in corso
La scoperta del corpo è stata una tragica sorpresa per il fratello di De Nuzzo, che aveva cercato invano di contattarlo in precedenza. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri per svolgere i necessari accertamenti e indagini.
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Attualità
Il Fentanyl arriva alle porte di Roma. Arrestato spacciatore

Il Fentanyl arriva alle porte doma. Notiziai di pochissimi minuti fa è che la Guardi di Finanza ha arrestato uno spacciatore a Castelli Romani perché in possesso della potentissima droga che sta facendo più danni della grandine, soprattutto in America.
Un quantitativo di 28 compresse di “fentanyl-effentora” è stato sequestrato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma in un’abitazione di Ariccia, nella disponibilità di un giovane pregiudicato.
L’uomo era da qualche giorno tenuto d’occhio dalle “fiamme gialle” della Compagnia di Velletri che, raccolti sufficienti indizi sul suo conto, hanno deciso di irrompere nel suo appartamento, ove è stata rinvenuta la sostanza stupefacente. Nel corso della perquisizione del domicilio dell’uomo è stato anche sequestrato un timbro ospedaliero illecitamente detenuto.
Il pusher è stato arrestato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti e condotto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e, fino al giudizio definitivo, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati. L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dalla Guardia di Finanza di Roma.
Attualità
Perché il Comune di Roma ha strappato i manifesti della Lega? Nessun stereotipo, è la verità

«Scippi in metropolitana? Finirai in carcere senza attenuanti» e «Occupi un’abitazione? Sarai sgomberato entro 24 ore»: questi sono alcuni dei manifesti comparsi a Roma, realizzati e diffusi dalla Lega, corredati da immagini create tramite intelligenza artificiale. Nel giro di pochi giorni hanno suscitato un acceso dibattito pubblico.
Secondo il partito, l’iniziativa mira a illustrare i punti principali del decreto sicurezza approvato dal governo. A seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini, i cartelloni sono stati sottoposti all’esame dell’ufficio capitolino competente, che ne ha disposto la rimozione o la copertura entro un giorno, ritenendoli «offensivi e non rispettosi».
Immediata la replica politica: la Lega ha dichiarato di voler intraprendere azioni in tutte le sedi opportune contro quello che considera un atto arbitrario. A sostegno del segretario regionale è giunta anche una nota nazionale del partito, nella quale si annuncia la diffusione di «nuovi manifesti in tutta Italia a difesa della libertà di espressione».
Come riporta il sito della rai, l’amministrazione di Roma, da parte sua, respinge l’accusa di censura e precisa che la rimozione è stata disposta poiché i contenuti non risultavano conformi alle normative vigenti in materia di pubblicità etica e perché riportavano stereotipi su un gruppo etnico. Viene inoltre ricordato che è possibile presentare ricorso. La controversia non si arresta: la Lega fa sapere che sono già in fase di produzione anche magliette da distribuire su scala nazionale.
Sarebbe interessante far vedere a Gualtieri le statistiche sui reati contro il patrimonio per capire che la sua azione del tutto politica, mira a danneggiare un partito contrario al suo, tutelando però chi commette reati.
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