Attualità
Uomo Minaccia Due Adolescenti e Ruba i Loro Smartphone su Bus Atac

Adolescenti Minacciati con un Tirapugni a Roma
Nella mattinata del 19 gennaio, a Roma, due adolescenti di 16 e 17 anni sono stati intimiditi con un tirapugni da un uomo a bordo di un bus Atac. L’incidente è avvenuto in via della Maglianella, nella periferia ovest della capitale. L’uomo ha costretto i due giovani a consegnare i loro cellulari. Successivamente, è stato arrestato dagli agenti del reparto Volanti della questura di Roma con l’accusa di rapina aggravata.
Altri Episodi di Furto e Rapina a Roma
Nello stesso periodo, altri quattro individui sono stati arrestati a Roma per furto aggravato e rapina. In uno degli episodi, un ragazzo cubano di 21 anni è stato sorpreso dalla polizia mentre tentava di borseggiare due turisti nei pressi della stazione Termini. Le vittime hanno cercato di fermarlo, permettendo così agli agenti di arrestarlo con l’accusa di rapina impropria.
Arresto per Furto Aggravato a Torpignattara
Un ulteriore caso riguarda un uomo di 37 anni di origine somala, arrestato dagli agenti del Commissariato Torpignattara per furto aggravato. Una donna aveva richiesto aiuto dopo essere stata derubata del suo cellulare. Gli agenti sono intervenuti prontamente e hanno bloccato il ladro, trovato in possesso anche di un bancomat rubato poco prima a un’altra donna.
Guasto alla Metro B Durante il Concertone di Capodanno
Durante le celebrazioni di Capodanno e il concertone al Circo Massimo, la linea Metro B ha subito un guasto tecnico che ha interrotto il servizio, causando disagi ai festeggianti.
[Consultare la fonte per ulteriori dettagli](https://www.fanpage.it/roma/minaccia-con-un-tirapugni-due-ragazzini-su-bus-atac-e-si-fa-consegnare-gli-smartphone/)
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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