Attualità
Andrea Costantino torna in carcere a Roma: da casa, telecamere per controllare le forze dell’ordine

Andrea Costantino, padre dei fratelli Emanuele e Alessio, ritorna in carcere. I fratelli furono vittime di un tentato duplice omicidio avvenuto a Roma nel quartiere Alessandrino il 13 luglio 2021. Raul Esteban Calderon, condannato anche per l’omicidio di Fabrizio Piscitelli (noto come ‘Diabolik’), e Giuseppe Molisso, pluripregiudicato 40enne, sono stati condannati per l’agguato. Calderon ha ricevuto 12 anni in rito abbreviato, mentre Molisso ha subito una condanna di 14 anni come mandante del tentato duplice omicidio.
Costantino, detto ‘Er verdura’, è un personaggio noto alle forze dell’ordine ed è stato arrestato in un’operazione del 2015. Al momento, sta scontando un insieme di pene per reati che vanno dall’estorsione all’usura.
Nell’ultimo periodo, l’uomo di 51 anni era entrato in contrasto con un personaggio prominente della camorra a Roma. Tale contrasto era nato dalla circostanza che i suoi figli Alessio e Emanuele avevano sbeffeggiato il nipote del boss, riprendendo l’evento con il cellulare e condividendo il video in rete. Questo avvenimento è stato il prologo al tentato omicidio dei due fratelli.
Costantino era agli arresti domiciliari, a seguito di una decisione del tribunale di sorveglianza della Capitale nel settembre 2022. Il tribunale aveva accolto l’istanza di differimento della pena per motivi di salute. Tuttavia, tale facilitazione è stata revocata di recente in seguito a alcuni controlli compiuti dai carabinieri di Tor Bella Monaca.
Emerse infatti che Costantino aveva installato delle telecamere alla sua abitazione per monitorare l’arrivo delle forze dell’ordine. In seguito a indagini relative al mondo della droga nel gennaio scorso, le forze dell’ordine scoprirono che auto usate per spaccio erano state noleggiate dalla società dei figli di Costantino. Questi vivono con il padre e la sede della loro società coincide con la loro residenza. L’indagine ha inoltre rivelato che l’azienda noleggia auto a persone difficili da rintracciare tramite contratti ‘omissivi e lacunosi’, evitando di lasciare traccia dei pagamenti.
Infine, la decisione del magistrato di sorveglianza di rimettere in carcere il 51enne è stata presa anche per il fatto che l’uomo si trovava agli arresti domiciliari con i figli. Questi ultimi hanno precedenti penali e uno è coimputato in un suo stesso processo.
Attualità
Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?
In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?
Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.
I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.
Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.
Attualità
Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center
Telemarketing cosa cambia
“Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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