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Cartelle esattoriali cosa cambia dal 2025 per chi non è in regola con le tasse

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Cartelle esattoriali cosa cambia dal 2025 per chi non è in regola con le tasse

Il Consiglio dei ministri ha recentemente approvato un nuovo decreto legislativo che costituisce un altro importante passo all’interno della riforma fiscale in corso. Questa è solo la prima fase dell’approvazione: il testo verrà ora trasmesso al Parlamento per il dibattito e le eventuali modifiche, per poi tornare al governo per il via libera definitivo. Tuttavia, è probabile che la normativa rimanga sostanzialmente invariata e entrerà in vigore a partire dal 2025. Secondo le disposizioni del decreto, i debiti fiscali saranno cancellati dopo cinque anni se non sono più recuperabili, e coloro che devono regolarizzare la propria situazione potranno rateizzare i pagamenti in 120 rate mensili per un periodo di dieci anni.

Cartelle esattoriali cancellate dopo 5 anni

Il decreto prevede che tutte le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2025, se non saranno riscosse entro il termine di cinque anni dalla loro emissione, saranno automaticamente “discaricate”, ovvero cancellate. Tuttavia, il “discarico” potrà avvenire anche anticipatamente nel caso in cui il Fisco accerti un fallimento o una liquidazione giudiziale del debitore, oppure confermi che il debitore non possiede beni recuperabili.

Da Roma si comunica Durante questi cinque anni, l’Agenzia delle Entrate dovrà impegnarsi al massimo per recuperare i debiti, inviando la notifica della cartella entro nove mesi dal momento in cui il debito viene comunicato. Tuttavia, superato un certo periodo di tempo, le cartelle saranno eliminate. Fonte

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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