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Chiara Massacrata 10 anni fa, finita in coma: muove solo due dita. Il suo ex sarà libero

Chiara, vittima di un violento attacco, sopravvive in stato di minima coscienza da dieci anni
Dieci anni fa, Chiara è stata vittima di un terribile attacco che l’ha condotta in uno stato di minima coscienza. Dopo undici mesi di coma, è sopravvissuta, ma il suo corpo è rimasto gravemente compromesso. Attualmente, è assistita presso la clinica Casa Iride a Roma, dove riceve cure costanti, seppur il suo quoziente intellettivo sia migliorato. Nonostante la sua sopravvivenza, il suo ex compagno, responsabile dell’attacco, sta per essere rilasciato.
Chiara è imprigionata nel suo corpo a causa di un grave episodio di violenza subito dieci anni fa a Roma. Dopo essere stata massacrata, è rimasta in stato di minima coscienza e il suo ex compagno è stato condannato a 16 anni per il tentato omicidio. Nonostante la sua coscienza sia intatta, ha perso la capacità di parlare e muoversi autonomamente. La clinica Casa Iride, dove attualmente riceve cure, è un luogo dove è assistita h24 da specialisti medici.
Il padre di Chiara ha espresso dolore e rabbia nel vedere la figlia in queste condizioni e ha evidenziato l’ingiustizia della breve condanna inflitta all’aggressore. Dopo l’episodio che ha colpito Chiara, molte donne hanno denunciato abusi, cercando di evitare situazioni simili. La madre di Chiara continua a lottare per garantire alla figlia le migliori cure possibili, nonostante la giovane sia imprigionata nel proprio corpo.
La storia di Chiara mette in evidenza la crudeltà della vita e il dramma delle vittime di violenza. Nonostante la sua intelligenza e il suo spirito vivace, è costretta a vivere in uno stato di minima coscienza, circondata dall’affetto dei genitori e dall’assistenza degli operatori sanitari. La lotta per garantirle una vita dignitosa continua, nonostante le difficoltà e l’ingiustizia della situazione. Fonte
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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