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Ragazze accoltellate all’Opus club di Roma. Il Questore prende provvedimenti

Cronaca Roma – L’Opus club di via Giuseppe Sacconi ha chiuso nuovamente i battenti, a distanza di una settimana dall’ultima aggressione riportata all’interno del locale. Questa decisione è stata presa dopo che due ragazze di 21 e 23 anni sono state accoltellate durante una serata in discoteca. Le vittime, che hanno preferito utilizzare nomi di fantasia come Anna e Chiara, hanno raccontato di aver vissuto momenti di panico e di essere state assistite da due ragazzi presenti sul posto.
Anna e Chiara erano presenti nella discoteca Opus con un gruppo di amici, quando sono state attaccate. Anna ha sentito per prima una coltellata, seguita poco dopo da Chiara, che ha descritto il momento come un forte dolore e una sensazione di agitazione. Le due ragazze hanno notato due ragazzi sconosciuti dietro di loro subito dopo l’aggressione, ma non hanno riconosciuto nessuno nel locale. Le ferite riportate erano diverse e le ragazze ipotizzano che siano state colpite da due persone diverse con due armi diverse in rapida successione.
I soccorsi sono stati prestati dai due ragazzi dietro di loro, che hanno notato la quantità di sangue persa dalle ragazze. Dopo averle portate in infermeria, Anna e Chiara sono state trasferite al San Carlo di Nancy, dove hanno ricevuto le cure necessarie e sono state dimesse con una prognosi di 15 giorni. Le ragazze sono grate per l’aiuto ricevuto, ma hanno criticato il comportamento del proprietario del locale, che non si è minimamente interessato al loro stato di salute.
Sul caso delle due ragazze e sulle altre aggressioni avvenute nel locale nel mese di febbraio, la polizia sta conducendo le indagini. Nonostante non ci siano ancora arresti, è chiaro che l’Opus club rappresenta un pericolo per i suoi frequentatori e non può rimanere aperto.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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