Attualità
Ayrton Senna: esposta la McLaren del mondiale, dove e quando vederla a 30 anni dalla morte

La McLaren di Ayrton Senna a Piazza Navona
La McLaren con cui Ayrton Senna ha vinto il mondiale Suzuka in Giappone nel 1988 è esposta a piazza Navona: ecco quando poterla ammirare gratuitamente.
Mostra “Ayrton Senna Forever” a Roma
“The magic” per sempre. A trent’anni dalla scomparsa del pilota di Formula 1, la McLaren di Ayrton Senna è esposta nel cortile dell’ambasciata brasiliana a piazza Navona a Roma. Sarà possibile vederla da vicino gratuitamente nella giornata di domani, venerdì 12 aprile. L’opportunità si inserisce nell’ambito della presentazione della mostra “Ayrton Senna Forever” a Torino.
Ricordo e mostra di Ayrton Senna a Torino
Senna ha vinto il suo primo titolo mondiale nella stagione di Formula 1 del 1988 a Suzuka, in Giappone, con il modello MP4/4. Il pilota è morto nel 1994 a seguito di un incidente a Imola. La mostra “Ayrton Senna Forever” a Torino, che si terrà dal 24 aprile al 13 ottobre 2024, renderà omaggio alla sua carriera con 253 oggetti personali esposti, tra cui magliette, tute e caschi. Saranno presenti anche immagini, video e un podcast da ascoltare durante la visita, oltre alle auto che ha guidato lungo la sua carriera.
Il weekend nero della Formula 1
Trent’anni dopo la perdita di Ayrton Senna, si ricorda il tragico weekend che ha segnato il campionato di Formula 1. L’incidente di Rubens Barrichello e la morte di Roland Ratzenberger furono il preludio alla tragedia avvenuta il 1 maggio con l’incidente mortale di Senna alla curva del Tamburello. Senna, soprannominato “The Magic” e “Mago della Pioggia”, resta una delle figure più amate e rispettate nella storia della Formula 1.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Piazza di Spagna. Macchina sulla scalinata fra lo stupore dei turisti
-
Attualità5 giorni fa
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza
-
Video4 giorni fa
Minacce e Botte, Maranza e Ladri si Alza la Tensione VIDEO
-
Attualità4 giorni fa
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma