Attualità
Carabinieri sorprendono e arrestano nuovamente il sospettto

Un anziano condannato evade dalla casa arresti
Un uomo condannato per guida in stato di ebbrezza a fine aprile, evase dalla sua casa a neanche due settimane dall’inizio degli arresti domiciliari. Subito dopo, è stato di nuovo arrestato.
Due settimane fra arresto, fuga e ritorno ai domiciliari
La storia riguarda un nativo di Serrone, di 84 anni, che in meno di due settimane è passato dagli arresti domiciliari all’evasione, per poi tornare ai domiciliari. L’uomo è stato arrestato a fine aprile dai carabinieri di Piglio dopo che la condanna nei suoi confronti, per simulazione di reato e guida sotto l’influenza risalenti ad un periodo compreso fra il 2010 e il 2016, è diventata definitiva.
Tuttavia, nonostante l’età avanzata e gli anni passati, l’uomo non ha rispettato i termini dei suoi arresti domiciliari. Infatti, a nemmeno una settimana dall’inizio della pena di 8 mesi e 20 giorni, a cui si è aggiunta una multa di 600 euro, è fuggito.
L’evasione dopo una settimana
L’84enne, pur essendo agli arresti domiciliari, ha deciso di mettersi alla guida della sua automobile e andare in giro per le strade del suo comune, Serrone.
Sorpreso ubriaco alla guida di un’auto: dopo oltre 10 anni scattano i domiciliari per un 84enne
Dopo quattordici anni, l’uomo di 84 anni è stato condannato alla pena degli arresti domiciliari, emessa lo scorso 24 aprile 2024 dall’ufficio Siep della Procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone. Tuttavia, mentre guidava per le strade del paese, è stato notato dai carabinieri di Piglio, che lo hanno arrestato di nuovo per il reato di evasione.
Il ritorno ai domiciliari
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato riaccompagnato a casa sua, dove ha atteso l’udienza di convalida presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone. Al termine dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e nei confronti dell’ottantaquattrenne è stata nuovamente applicata la misura degli arresti domiciliari.
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Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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