Cronaca
Roma, al VI Municipio i Vigili multano la pubblicità del presidente Franco

La politica si sa, è ‘sozza’ e quanto abbiamo documentato pochi minuti fa è la prova che a volte non si capisce se è giusto applicare la legge, o magari è meglio chiudere un occhio.
Non è questo il caso. Non certo al VI Municipio di Roma dove i problemi dell’illegalità sono all’ordine del giorno e, magari almeno stasera, era meglio chiudere un occhio, per 3 infrazioni a cui la vela pubblicitaria che sponsorizzava l’evento del presidente del VI Municipio Nicola Franco al campo del Borussia, è stata soggetta.
I Vigili, che si sono indispettiti, chiedendo i documenti e la tessera professionale a chi scrive, sono la conferma che la multa fatta al furgone che sponsorizzava l’evento di Nicola Franco, per quanto sia sacrosanta in base alle leggi del codice della strada, è forse esagerata.
Contromano, sul marciapiede e nell’intersezione stradale. Queste le 3 infrazioni su cui i vigili urbani di Roma Capitale del VI Municipio hanno affisso sul tergicristalli del furgone pubblicitario la pesante multa che dovrà sborsare la concessionaria di pubblicità.
Da fonti raccolte in esclusiva dallo scrivente, relazionandosi con un vigile che ha voluto che esibissi il documento e la tessera professionale dell’albo dei giornalisti, c’è anche da capire se la pubblicità politica è soggetta alle regole relative alla modalità itenerante, ovvero se può stare ferma, nello stesso punto nell’arco delle 24 ore.
A nostra detta, ci è sembrata una sorta di dispetto nei confronti del presidente Nicola Franco, anche se però dobbiamo anche affermare che il furgone pubblicitario, seppur non creasse problemi a nessuno, era sul marciapiede e contromano.
“Ai posteri l’ardua sentenza” , disse qualcuno famoso. Mentre a noi umili giornalisti, non resta che descrivere un fatto realmente accaduto che sembra quasi una forzatura…
Davide Sperati
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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