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A Roma tutto pronto per il murales in memoria dei fratelli Mattei

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A Roma tutto pronto per il murales in memoria dei fratelli Mattei

Finalmente il Comune di Roma ricorda le vittime innocenti del cosiddetto Rogo di Primavalle.

Sono passati 52 anni da quel giorno infausto dove nel 1973 un incendio doloso ad opera di alcuni militanti di estrema sinistra in una palazzina di via Bernardo da Bibbiena 33 porta alla morte di Virgilio e Stefano Mattei, figli di Mario, segretario della sezione del Movimento Sociale Italiano.

Una tragedia che sconvolse Roma e che non può essere dimenticata. In memoria dei due giovani un murales dipinto sulla facciata di fronte alle finestre della palazzina ove avvenne il rogo verrà inaugurato nella mattinata di mercoledì 16 aprile.

Sono particolarmente orgoglioso di aver seguito e sostenuto con impegno, come consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Bilancio, la realizzazione di questa opera, che celebra la memoria di questi due ragazzi tragicamente scomparsi. Ringrazio tutti gli enti coinvolti nella realizzazione di questo lavoro, in particolare Antonella Mattei ed il gruppo di Fratelli d’Italia del XIV Municipio, un’opera che permetterà non soltanto di celebrare per sempre il ricordo di Virgilio e Stefano, ma anche di lavorare tutti insieme affinchè mai possano ripetersi queste tragedie. Mi auguro di vedere tantissime persone all’inaugurazione di questo murales”, così Marco Bertucci, Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio.

Un murales che, insieme ai colleghi consiglieri municipali di Fratelli d’Italia abbiamo fortemente voluto, trovando nel supporto della Regione Lazio, ed in particolare di Marco Bertucci, un forte sostegno per arrivare alla realizzazione di questo lavoro splendido, un ricordo tangibile e forte di due ragazzi ancora vivi nei nostri cuori, ed ora immortali per sempre e per tutti. Sottolineo come questo risultato sia simbolo di una forte collaborazione istituzionale tra la maggioranza e l’opposizione nel XIV Municipio, e ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per la realizzazione”, queste le parole di Valentina Torresi, consigliere di Fratelli d’Italia del XIV Municipio.

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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