Il caso della morte di **Satnam Singh**, un bracciante indiano, continua a far discutere. **Antonello Lovato**, il trentanovenne accusato dell’accaduto, ha dichiarato in aula: **”Ho trovato Satnam lì e ho perso la testa: non ero io. Non ho mai voluto la sua morte. La notizia della sua scomparsa due giorni dopo l’incidente mi ha distrutto. Non c’è giorno che non pensi a lui e alla sua famiglia. Sarò sempre vicino alla moglie di Satnam”**. La prossima udienza del processo è prevista per il 27 maggio.
Il racconto del testimone
Durante una manifestazione della Cgil, **Ramish Kamal**, un altro bracciante presente al momento dell’incidente, ha descritto la tragica situazione del 17 giugno 2024: **”Di quel giorno ricordo che avevo staccato un’oretta prima di Satnam. Ricevo una telefonata dove mi viene detto che c’è stato un incidente e che Satnam si è fatto male”**. Satnam risulta stritolato da un macchinario agricolo. Ramish ha dichiarato di aver trovato Satnam in condizioni disperate: **”Non sapevo la gravità della situazione e nel momento in cui arrivo a casa sua per vedere che cosa fosse successo mi ritrovo Satnam per terra e il suo braccio era nella cassetta”**. Ha aggiunto: **”Se sono riuscito a scambiare due parole con Satnam? In quel momento no”**.
La posizione della sindaca
Il sindaco di Latina, **Matilde Celentano**, ha espresso la posizione del Comune in merito al fenomeno del caporalato: **”Il caporalato ombra le aziende sane che abbiamo nel nostro territorio, che sono delle eccellenze. Rischiano di perdere credibilità per colpa di questi avvenimenti. Ci siamo costituiti parte civile come primi e, personalmente, sentivo l’esigenza di essere presente al processo per esprimere la solidarietà del Comune tutto”**. Al momento, sono state presentate 16 richieste di costituzione di parti civili.