Attualità
Il nuovo Papa. Fumata bianca a città del VATICANO

Al momento, non è ancora stato annunciato ufficialmente il nome del nuovo Papa. Tuttavia, oggi, giovedì 8 maggio 2025, intorno alle 18:00, è stata vista la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina, segnalando che i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il 267° Pontefice della Chiesa Cattolica.
Attualmente, si attende l’annuncio ufficiale dell’“Habemus Papam” dalla Loggia della Basilica di San Pietro, dove il cardinale protodiacono presenterà il nuovo Papa al mondo. Le campane a festa stanno già suonando in Piazza San Pietro, dove si sono radunate circa 250.000 persone in attesa dell’annuncio.
Tra i cardinali più menzionati come possibili successori di Papa Francesco vi sono:
Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, noto per il suo impegno nella giustizia sociale e nella pace.
Pietro Parolin, ex Segretario di Stato vaticano, considerato uno dei principali candidati al nuovo pontificato.
José Tolentino de Mendonça, cardinale portoghese, apprezzato per la sua profonda cultura teologica.
Pablo Virgilio David, cardinale filippino, noto per le sue posizioni progressiste.
Per conoscere il nome del nuovo Papa, è necessario attendere l’annuncio ufficiale che dovrebbe avvenire a breve. Puoi seguire la diretta dell’evento attraverso i principali canali di informazione o piattaforme online che trasmettono l’evento in tempo reale.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
Attualità
Omicidio a Racale: quando la violenza nasce dentro casa

Una donna uccisa a colpi d’accetta dal figlio, una casa di famiglia trasformata in scena del crimine. A Racale, nel leccese, il pomeriggio del 17 giugno si è consumato un delitto che sconvolge un’intera comunità: Teresa Sommario, 53 anni, è stata trovata senza vita nel proprio appartamento, colpita ripetutamente alla testa e al petto. L’aggressore è il figlio maggiore, Filippo Manni, 21 anni, fermato poco dopo in stato confusionale.
Il dettaglio più inquietante, oltre alla brutalità del gesto, è la sua matrice familiare…la violenza, ancora una volta, non arriva dall’esterno: avviene tra le mura domestiche, dove dovrebbe esserci protezione, affetto o almeno convivenza. Non è un caso isolato, il contesto di conflittualità all’interno della famiglia Sommario era noto ai vicini: litigi frequenti e tensioni che, probabilmente, covavano da tempo.
Resta da capire come e perché questa tensione sia esplosa in modo tanto estremo. È una domanda che accompagna ogni caso di cronaca nera in ambito familiare, ma che continua a non trovare chiarimenti adeguati. Il delitto di Racale ci mette davanti, ancora una volta, al nodo irrisolto della violenza che nasce all’interno di legami affettivi spezzati e distorti.
Il figlio minore, presente al momento dell’aggressione, lancia l’allarme. Anche questo elemento pesa: i figli come testimoni, e spesso vittime indirette, di drammi che segnano per sempre intere esistenze.
L’indagine chiarirà i contorni esatti della vicenda, il movente preciso e le responsabilità. Ma sullo sfondo resta una considerazione difficile da ignorare: le fratture all’interno della famiglia, quando ignorate o sottovalutate, possono degenerare e trasformare una casa qualunque nel teatro di una tragedia.
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