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Prima il litio, ora il gallio: come la Cina trasforma un altro metallo critico in leva strategica

#CinaGallioMistero Scopri come Pechino sta usando un insolito metallo per controllare il futuro della tecnologia globale, lasciando l’Occidente in una corsa contro il tempo!

Il gallio, un elemento cruciale ma poco conosciuto, è al centro di una battaglia geopolitica che potrebbe ribaltare il dominio tecnologico mondiale. Con la Cina che detiene ben il 98,8% del mercato globale, le restrizioni imposte per motivi di sicurezza nazionale hanno fatto schizzare i prezzi a livelli record, influenzando tutto, dai dispositivi mobili ai sistemi militari. Solo 760 tonnellate metriche prodotte all’anno, eppure questo metallo sta scatenando un’onda di apprensione: cosa succederà se Pechino stringe ulteriormente la morsa?

### L’utilità del gallio

Nonostante la produzione sia limitata e il suo valore globale non superi i 550 milioni di dollari, il gallio gioca un ruolo sproporzionatamente strategico. Come ha spiegato a Reuters il giornalista specializzato in metalli industriali e minerali critici Andy Home, il gallio è essenziale per la produzione di composti come l’’arseniuro di gallio’ e il ‘nitruro di gallio’, entrambi utilizzati nei semiconduttori ad alte prestazioni. Questi materiali permettono di creare chip più veloci e efficienti, vitali per veicoli elettrici, dispositivi mobili e sistemi di difesa, rendendo il gallio un’arma nascosta nella guerra per l’innovazione.

La tensione tra Stati Uniti e Cina si intensifica, con Pechino che monitora ogni mossa per impedire deviazioni del gallio verso mercati esteri. Questa strategia non è nuova: il Ministero del Commercio cinese sta bloccando l’arbitraggio fisico, mantenendo prezzi stabili internamente mentre l’esterno affronta rincari esplosivi. Nel settore militare, il gallio emerge come elemento chiave, con applicazioni in radar e armi guidate, come promosso dall’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa (DARPA) nel Regno Unito. La Cina, tuttavia, sta consolidando il suo vantaggio con chip di ‘nitruro di gallio’ per armi avanzate, minacciando la supremazia occidentale.

### Gli altri paesi

L’Occidente non resta a guardare: aziende come Rio Tinto in Canada e METLEN in Grecia stanno rilanciando la produzione, con progetti che potrebbero raggiungere fino a 50 tonnellate annue entro il 2028. Ma la sfida è enorme, dato che le imprese occidentali devono riscoprire competenze perse anni fa, quando la Cina inondò il mercato con prezzi bassi. Questa lotta per il gallio non è solo una questione tecnica, ma un segnale di una guerra tecnologica in piena evoluzione.

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