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Svolta in Sicilia sull’aborto: un passo storico per i diritti delle donne

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Svolta in Sicilia sull’aborto: un passo storico per i diritti delle donne

Una regione che per anni è stata simbolo delle difficoltà più estreme nell’applicazione della Legge 194/1978, quella che garantisce il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, ha appena compiuto un passo importante: l’’approvazione dell’articolo 3 del disegno di legge regionale n.738 segna un cambio di rotta netto, profondo, storico. D’ ora in poi, tutte le aziende sanitarie siciliane dovranno garantire spazi dedicati all’IVG e, cosa ancora più significativa, i bandi pubblici per il personale sanitario potranno includere il vincolo di non essere obiettori di coscienza.

Sembra banale, ma non lo è. Secondo il Ministero della Salute, nel 2022 il 60,5% dei ginecologi italiani si dichiarava obiettore, mentre in alcune strutture meridionali si toccavano punte del 90%.

Il problema che pochi si pongono é che mentre il medico si rifiuta, il diritto resta sulla carta.

A chi serve una legge che non può essere applicata?

Questa norma non impone, non forza nessuno a cambiare idea, ma mette al centro una verità che troppo spesso viene dimenticata: la decisione ultima spetta alla donna, non allo Stato, non al medico, non alla morale pubblica. Alla donna.

Guardando da Roma questa svolta siciliana, viene spontaneo chiedersi: e noi?

La Capitale d’Italia, che dovrebbe essere faro di diritti e di accesso alla sanità pubblica, presenta ancora oggi un contesto discontinuo: a Roma l’IVG è garantita in alcuni ospedali, ma i tempi d’attesa sono spesso incompatibili con l’urgenza della decisione, e molte donne finiscono col rivolgersi altrove o al privato.

E allora ben venga la Sicilia, se serve a ricordarci che la libertà di scelta non è un privilegio, ma un diritto e che l’obiezione di coscienza, se diventa regola e non eccezione, è un abuso.

Dietro ogni aborto c’è una storia che non ci riguarda, che non possiamo giudicare e che non ci appartiene.

Roma, città eterna, città delle battaglie civili, ha il dovere di vigilare, di pretendere che in ogni struttura sanitaria il diritto all’aborto sia garantito, non solo formalmente, ma concretamente. Perché quando si parla di IVG, ogni ostacolo, ogni ritardo, ogni silenzio è un fallimento dello Stato.

Il diritto di abortire non è un favore concesso, è una conquista civile, è la libertà di decidere sul proprio corpo, sulla propria vita e sul proprio futuro.
Una donna che sceglie di non diventare madre non è meno donna, né meno degna di rispetto.

Oggi è la Sicilia a dirci che si può cambiare, ora tocca a noi.

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Scontro mortale su via Trionfale: paziente in ambulanza decede due giorni dopo l’impatto

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Scontro mortale su via Trionfale: paziente in ambulanza decede due giorni dopo l’impatto

TragediaSuRuote Hai mai immaginato un’ambulanza, simbolo di salvezza, coinvolta in un drammatico incidente che finisce in tragedia? A Roma, su Via Trionfale, uno schianto tra un’ambulanza e un’auto ha catturato l’attenzione di tutti, con un esito che lascia senza fiato e fa riflettere sui pericoli quotidiani della strada.

L’Incidente Che Ha Scioccato la Città

Proprio mentre l’ambulanza sfrecciava per un’emergenza, un violento scontro con un’auto ha trasformato una corsa di aiuto in un incubo inaspettato. I dettagli emergono piano, ma l’impatto è stato così intenso da richiedere l’intervento immediato di squadre di soccorso, lasciando la scena del luogo avvolta in un’aura di tensione e mistero.

Il Destino del Paziente e le Domande Senza Risposta

Al centro della vicenda, un paziente a bordo dell’ambulanza che, nonostante le cure, ha perso la vita due giorni dopo l’incidente. Come è potuto accadere? Esperti e testimoni si interrogano sulle cause, dal traffico caotico alle possibili negligenze, alimentando curiosità su cosa potrebbe aver innescato questo tragico evento.

Le Indagini in Corso

Le autorità stanno approfondendo ogni aspetto, con perizie e interviste che promettono rivelazioni sorprendenti. Questa storia non è solo un fatto di cronaca, ma un invito a riflettere: cosa possiamo fare per evitare che simili drammi si ripetano? Resta aggiornato per scoprire gli aggiornamenti.

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Caldo africano per il ponte del 2 giugno le previsioni meteo su Roma e Lazio

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Caldo africano per il ponte del 2 giugno le previsioni meteo su Roma e Lazio

CaldoSoffocante a Roma: Scopri se il ponte del 2 giugno porterà un’ondata di temperature record che cambierà i tuoi piani!

Mentre Roma si prepara a celebrare il ponte del 2 giugno, le previsioni meteo promettono un’estate anticipata che potrebbe trasformare la città eterna in un vero e proprio forno. Immagina strade affollate sotto un sole implacabile, con termometri che sfiorano livelli inaspettati – e forse, non crederai a quanto possa essere intensa questa ondata di calore nel Lazio.

Le Previsioni Meteo in Dettaglio

Gli esperti annunciano temperature in costante ascesa, con picchi che potrebbero raggiungere i 30 gradi già dai primi giorni del ponte. “Il caldo estivo arriverà con prepotenza”, come confermato dalle fonti ufficiali, offrendo un assaggio di estate che potrebbe sorprendere i romani abituati a un inizio giugno più mite.

Consigli per Godere il Ponte Senza Sofferenze

Per affrontare questo scenario rovente, è essenziale adottare precauzioni semplici ma efficaci: idratati spesso, evita le ore più calde e cerca rifugio all’ombra dei monumenti storici. Non perdere l’opportunità di scoprire come rendere il tuo weekend indimenticabile, nonostante il termometro impazzito.

Impatto sul Lazio e Oltre

Mentre il Lazio si scalda, altre zone d’Italia potrebbero seguire l’esempio, creando un’ondata nazionale. Le ultime rilevazioni mostrano un pattern climatico in evoluzione, con venti che potrebbero amplificare l’effetto – e chissà, magari questo è solo l’inizio di una stagione da record!

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