Attualità
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, intorno alle 2:30, un gruppo di barcaioli dell’isola di Ponza è stato oggetto di minacce per un semplice gesto di solidarietà: aver esposto la bandiera della Palestina sulle loro imbarcazioni come simbolo di sostegno ad una popolazione in una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo. Dopo aver infastidito il guardiano del porto, gli autori dell’intimidazione hanno strappato e rimosso con la forza la bandiera palestinese.
È un episodio che va oltre il fatto in sé, perchè tocca il nervo scoperto di un’Italia che troppo spesso confonde la solidarietà con la provocazione e che si mostra incapace di accettare gesti di umanità se non allineati con un certo sentire politico.
Esporre la bandiera della Palestina, in questo contesto, non equivale a prendere parte a un conflitto, perchè è un’affermazione di empatia per le vittime civili, per i bambini sotto le bombe, per le famiglie distrutte da decenni di violenza. Non significa negare il dolore degli israeliani, né tantomeno giustificare il terrorismo, ma riconoscere la sofferenza di un popolo dimenticato e condannato.
Ponza, isola aperta al mondo, costruita nei secoli sull’accoglienza e sul passaggio di genti diverse, non merita che certi gesti vengano accolti con violenza. Il gesto di quei barcaioli va rispettato, anche da chi non lo condivide, perché la democrazia è proprio questo: il diritto di manifestare un pensiero pacifico, anche scomodo, senza temere ritorsioni.
Chi ha strappato quella bandiera ha voluto togliere voce a una parte della coscienza collettiva, ma non potrà strappare il senso più profondo della solidarietà umana.
In un tempo in cui il silenzio complice è la norma, chi ha il coraggio di esporsi, anche solo con un simbolo, merita rispetto, non intimidazioni.
Attualità
Sacchi Sul Derby Romano: Satira, Calcio e Sarri Maestro tra le Ombre

🔥 #DerbydiRoma: un evento che dura tutto l’anno, magico e unico nel suo genere. Scopri cosa ne pensa l’ex allenatore Arrigo Sacchi! ⚽️ #Lazio #RomaDerby
Arrigo Sacchi, iconico ex allenatore del Milan, ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport in vista del tanto atteso “derby di Roma”. La stracittadina, che si terrà domenica 21 settembre alle ore 12:30, promette di regalare emozioni indimenticabili.
“Le gare tra Lazio e Roma non sono paragonabili alle altre stracittadine. Il derby dell’Olimpico è qualcosa di speciale, di unico, fuori dal comune. Dura un anno intero”, ha dichiarato Sacchi. L’importanza della partita va oltre il semplice risultato: “Spesso, vincendolo, si salva la stagione”. La pressione sulle spalle degli allenatori e dei giocatori è massima, facendo del controllo mentale un elemento cruciale.
Sacchi ha evidenziato che “sarà una giornata da ricordare, di quelle che si raccontano ai nipoti”. Entrambi gli allenatori dovranno affrontare sfide diverse: mentre uno di loro conosce già il sapore della competizione, l’altro è al suo primo banco di prova. “Per i due allenatori, il primo problema sarà quello di gestire la testa”, ha sottolineato l’ex allenatore.
Con l’aggiunta di due grandi menti calcistiche sulla scena, il derby romano si preannuncia come una battaglia epica di tattiche e strategia, oltre che di spirito. “Maurizio è un maestro, insegna calcio”, ha commentato Sacchi parlando dell’importante guida tecnica e mentale che un allenatore deve fornire.
Il derby sembrerà quasi fermare il tempo, un evento che supera il semplice gioco, richiede preparazione ed è avvolto da un’atmosfera suggestiva. Chi sarà a emergere vittorioso dall’affollato stadio Olimpico e scriverà un nuovo capitolo di questa affascinante rivalità cittadina?
Attualità
Proteste a San Basilio: Residenti Insorgono contro i Cantieri Eterni sulla Nomentana

ProtesteASanBasilio 🚦 Residenti infuriati contro la nuova viabilità: “Traffico insostenibile”, chiedono soluzioni immediate. 🗣️🏙️
San Basilio in fermento: è questo lo scenario che si presenta oggi nel quartiere romano dove centinaia di persone sono scese in strada per manifestare contro i “Black Point”. La nuova viabilità, infatti, sta creando disagi enormi per residenti e commercianti.
Da settimane, le lamentele crescono: traffico bloccato, attività commerciali in difficoltà e un crescente senso di esasperazione tra chi vive e lavora nell’area. Il traffico, già di per sé intenso, è reso ancora più insostenibile da “interventi viabilistici” che molti considerano inadeguati.
Commercianti e residenti uniti, fianco a fianco, invocano interventi urgenti. “Non possiamo continuare così”, esclamano. La loro richiesta è chiara: una revisione della gestione stradale che li riporti a una vita quotidiana sopportabile.
Mentre il traffico si intensifica, la voce di San Basilio si leva forte e chiara, aspettando risposte e soluzioni che tardano ad arrivare. In una città che cambia, i cittadini chiedono di non essere lasciati indietro.