Seguici sui Social

Ultime Notizie Roma

Quando la fede diventa spettacolo: il caso del nuovo imam di Bologna

Pubblicato

il

Quando la fede diventa spettacolo: il caso del nuovo imam di Bologna

La figura dell’imam, tradizionalmente, ha un ruolo fondamentale: guida spirituale, punto di riferimento religioso e promotore di dialogo e di pace nella comunità. Ma cosa accade quando la predicazione si trasforma in spettacolo social, e le invocazioni in contenuti virali su TikTok?

È quanto sembra emergere dal caso del nuovo imam di Bologna, subentrato dopo che lo storico imam Zulfiqar Khan è rimasto bloccato in Pakistan per motivi di sicurezza nazionale. Il nuovo arrivato, giovane e popolare, ha portato con sé un linguaggio decisamente più acceso, una comunicazione più aggressiva e una presenza social sempre più invadente.

Le dichiarazioni dell’imam, come quando critica i musulmani che si scambiano gli auguri di Natale, definendo questo gesto inaccettabile perché “a Natale è nato il figlio di Dio, e dire che Allah abbia un figlio è un insulto”, oppure quando afferma che donne e uomini non dovrebbero parlarsi liberamente, non sono semplicemente controverse: sono l’espressione di una visione chiusa e rigida, profondamente in contrasto con i principi di libertà e convivenza che costituiscono le fondamenta della nostra società democratica

Non è questo l’Islam che conosciamo attraverso tante persone musulmane che vivono e lavorano pacificamente in Italia, che credono in una fede fatta di rispetto, carità, umiltà e fratellanza. Non è questo l’Islam che, anche nelle sue interpretazioni più conservatrici, invita al confronto con il mondo e non alla sua demonizzazione.

Ma è proprio qui il punto dolente: il confine tra religione e ideologia, tra fede e potere, tra guida spirituale e influencer radicale. La religione, qualunque essa sia, non può essere usata per intimidire, per imporre un modello di comportamento che nega libertà individuali, specialmente alle donne.

La preoccupazione sollevata da alcune voci politiche non può essere liquidata come semplice allarmismo: siamo di fronte a una forma di radicalizzazione che si traveste da predicazione, ma che nei fatti mina le basi della convivenza civile. Quando un imam, per di più giovane e popolare sui social, usa il pulpito per attaccare, giudicare e dividere, non sta diffondendo fede: sta alimentando una cultura del sospetto, della chiusura e del controllo.

La cosa più pericolosa è che tutto questo avviene sotto gli occhi di tutti, in video che raggiungono migliaia di visualizzazioni e parlano a un pubblico spesso giovane, in cerca di riferimenti e identità.

Continuare a ignorare questi segnali significa lasciare spazio all’estremismo, legittimarlo con il silenzio e permettere che cresca anche dove si dovrebbe invece coltivare il dialogo.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Roma e dintorni

Roma, accoltellato a morte in strada: omicidio sulla Colombo

Pubblicato

il

Roma, accoltellato a morte in strada: omicidio sulla Colombo

Scattate oggi le indagini dei carabinieri sulla morte di un uomo, probabilmente originario del Bangladesh, ferito con un’arma da taglio a Roma.

Poco dopo mezzanotte, i carabinieri della stazione San Sebastiano e della compagnia Roma Eur sono intervenuti in via Cristoforo Colombo, all’altezza del civico 399, dove l’uomo, ancora da identificare con precisione e ferito probabilmente con un’arma da taglio, è morto nonostante i tentativi di rianimarlo da parte del personale sanitario del 118.

Sul posto anche i carabinieri della VII sezione del Nucleo Investigativo di Roma che hanno eseguito i rilievi. I carabinieri stanno ascoltando alcuni conoscenti dell’uomo, per ricostruire quanto accaduto. La salma a disposizione del medico legale per l’autopsia.

Fonte Verificata

Continua a leggere

Roma e dintorni

Due chilometri di spiaggia e nessun bagno, degrado tra Ostia e Torvaianica

Pubblicato

il

Due chilometri di spiaggia e nessun bagno, degrado tra Ostia e Torvaianica

Neanche un bagno pubblico in quasi 2 chilometri: per le decine di migliaia di bagnanti che frequentano la lunga spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, a due passi dalla meravigliosa riserva naturale che ospita la tenuta del Presidente della Repubblica di Castel Porziano, la situazione è davvero difficile. Specialmente nei fine settimana. L’area, con otto punti di ingresso, i famosi ‘cancelli’ appunto, è gestita dal Comune di Roma e meta di migliaia di bagnanti nel periodo estivo che, nell’anno del Giubileo, si trovano a dover convivere con la totale assenza di bagni pubblici aperti, oltre che di bar e punti di ristoro.

Degrado, sporcizia e odore nauseante

Tanto che chi si trova nella condizione di dover utilizzare una toilette ha ben poche opzioni a sua disposizione per risolvere l’urgenza fisiologica: trovare riparo fra le dune, nascondersi nella vegetazione oppure approfittare della privacy offerta dal muro posteriore dei bagni chiusi e lasciare tutto lì.

Avvicinandosi, l’odore è nauseante, tra mosche e altri insetti. Dietro il bagno numero 2 una montagna di cartacce ed escrementi sono lì da tempo, mentre al bagno 1 accanto alle docce, ormai ricoperte di graffiti, deiezioni e spazzatura si mischiano.

Eppure queste strutture di servizio ci sarebbero. Nella planimetria dell’area sono indicati, oltre ad alcuni chioschi, 8 edifici: in 7 di questi dovrebbero essere presenti servizi igienici, in 5 degli spogliatoi, in 3 delle docce, altrettanti posti di pronto soccorso e un posto di polizia. Invece la situazione che gli avventori si trovano davanti è quella di porte sbarrate, lucchetti ed escrementi ovunque. Già scendendo a piedi dall’ingresso pedonale del 1° cancello verso il parcheggio, il profumo della macchia mediterranea si mescola all’odore dell’urina.

Le 8 strutture sono inaccessibili, con le porte chiuse a chiave o da pesanti lucchetti, così come i bar sulla spiaggia che, a stagione già cominciata, sono chiusi. Chi va ai cancelli di Ostia oggi quindi non può contare né sui servizi, compresi quelli igienici, né su un punto ristoro o assistenza. E non è una situazione che riguarda poche persone: fra chi si organizza per cambiarsi il costume vicino alle proprie auto e chi prosegue con ombrelloni, sdraio e borse termiche sotto braccio, lungo la Litoranea e negli spiazzi è difficile trovare un parcheggio e sono migliaia le persone costrette ad assistere a ‘spettacoli’ poco edificanti.

Cosa dice il Campidoglio

Dall’assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, contattato dall’Adnkronos, ammettono che la “spiaggia è attualmente accessibile ma al momento priva di servizi in attesa dell’espletamento della gara, tuttora in corso”. Tuttavia, assicurano, “l’apertura dei cancelli a Castel Porziano, con i servizi essenziali, è prevista entro la seconda metà di luglio“, visto che il bando si chiude il 30 giugno.

Due chilometri di spiaggia e nessun bagno, degrado tra Ostia e Torvaianica

“All’inizio della stagione – spiega l’assessorato all’Adnkronos – è stata eseguita la vagliatura della spiaggia; Ama si occupa, periodicamente, delle operazioni di pulizia. Questa, infatti, è una spiaggia che presenta elementi di fragilità ambientale e paesaggistica unici sul litorale romano. Proprio per questo, dopo il parere negativo espresso dalle Autorità competenti sulla proposta di project financing presentata, Roma Capitale, in qualità di concessionaria, ha scelto di procedere con una nuova gara, interamente pubblica, costruita per garantire la massima partecipazione coinvolgendo anche cooperative, associazioni sportive dilettantistiche e altri soggetti del territorio, a tutela del sistema dunale e per una gestione ordinata dei servizi, dei flussi di accesso e della sicurezza. Il bando, articolato in cinque lotti, è il frutto di un lavoro approfondito e condiviso con gli enti competenti, che ha richiesto un percorso rigoroso e diverse interlocuzioni istituzionali in poche settimane dal diniego al project financing. Il bando si chiuderà lunedì 30 giugno“.

Lo sconcerto dei bagnanti

Tra i bagnanti c’è sconcerto, e c’è chi sta pensando anche di rinunciare al “mare di Roma”. “Veniamo qui da anni – racconta all’Adnkronos Antonella, che sta scaricando l’ombrellone dalla macchina insieme alla sua famiglia al 4° cancello – la spiaggia ci piace tanto: l’anno scorso c’era anche un bar che faceva anche servizio cucina. Certo, senza bagni, anche solo per darti una sciacquata, forse dovremo optare per altro…”. Le fanno eco Francesca e Giacomo, una giovane coppia munita di sdraio: “In queste condizioni potremo restare al massimo un paio d’ore – raccontano sotto un sole che ha fatto raggiungere i 37 gradi – senza caffè possiamo anche stare, ma senza una bottiglietta d’acqua…”

Amara sorpresa invece per Paola, che con il compagno è “venuta qui per la prima volta: la spiaggia non è neanche eccessivamente sporca. Però, senza poter andare in bagno, la situazione non è sostenibile”. C’è invece chi conosce la situazione, come Paolo, che è appena sceso da un motorino per andare al mare: “Veniamo qui perché, in caso, poco lontano c’è verso Pomezia l’unico stabilimento attrezzato. Poi, con i venditori ambulanti in spiaggia, un po’ risolvi la situazione”, racconta mentre va verso l’arenile passando accanto a un chiosco chiuso. (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)

Fonte Verificata

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.. Il sito è aggiornato in base agli articoli pubblicati dai rispettivi utenti. La registrazione è gratuita .Per registrarsi scrivi ai nostri contatti e partecipi al progetto Diventa Blogger con il quale potrai pubblicare i tuoi articoli liberamente e senza censura
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità editoriale ma solo sulla base dei contenuti inviati dagli utenti in modo autonomo.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web e dai rispettivi siti originali,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025