Roma e dintorni
Serve strategia industriale Ue su infrastrutture condivise

“L’Europa ha le competenze, ma non la velocità. Serve una strategia industriale sull’Ia che punti su infrastrutture condivise, chip europei, cloud sovrano e investimenti comuni. Se il costo di investire in Europa resta più alto per via di leggi restrittive su tecnologie ancora immature, continueremo a perdere terreno. L’Europa deve smettere di inseguire e iniziare ad anticipare”. Così Davide Casaleggio, socio fondatore del Movimento 5 Stelle, intervistato da Meritocrazia Italia sul ruolo dell’Intelligenza artificiale nella crescita sociale ed economica.
“Il rischio maggiore oggi non è che l’Ia diventi senziente, ma che diventi opaca”, ha spiegato Casaleggio. “Che prenda decisioni su assunzioni, credito o giustizia senza che nessuno sappia come funziona. Le opportunità sono enormi, – ha proseguito – ma solo se accompagnate da trasparenza, etica e controllo democratico. L’Ia non ci dominerà: siamo noi che rischiamo di smettere di pensare”. Infatti, alla domanda se l’Intelligenza artificiale possa soffocare i talenti o valorizzarne di nuovi, Casaleggio risponde che “può fare entrambe le cose. Se usata male, riduce il lavoro umano a meri esecutori. Se usata bene, amplia il potenziale di chi ha creatività e spirito critico. Non eliminerà il talento, ma selezionerà chi saprà usarla come leva, non come stampella”.
Quanto all’introduzione dell’Ia nei programmi scolastici, secondo Casaleggio, “non è solo il momento, siamo già in ritardo. In Cina è materia obbligatoria dalle elementari. In Italia dobbiamo investire subito sulla formazione dei docenti e dotarli di strumenti concreti. L’Ia non va solo spiegata, va usata, anche per comprenderne i limiti. Chi esce da scuola deve essere pronto a lavorare con un collega artificiale oggi, non tra dieci anni”. Mettendo a confronto la rivoluzione digitale portata dai social network con quella odierna dell’Ia, secondo Casaleggio, “i social hanno cambiato la società, ma non sempre in meglio. L’Ia sta per fare lo stesso con l’economia. La differenza è che stavolta l’impatto sarà ancora più profondo. Non si tratta di una moda, ma di una trasformazione di sistema. Serve entusiasmo, ma anche consapevolezza”.
Roma e dintorni
A Roma torna la Festa della Transumanza

Torna i prossimi 5 e 6 luglio il Festival della transumanza, l’antica tradizione riconosciuta come patrimonio immateriale dall’Unesco e che consiste nello spostamento stagionale del bestiame tra pascoli di pianura e pascoli montani, in una due giorni dedicata anche alla tradizione casearia laziale. Sabato 5 luglio a partire dalle ore 16 in via Ardeatina km 11.500 a Roma nei pressi della Cooperativa Agricola del Divino Amore, ci sarà una dimostrazione pratica del latte ovino laziale con degustazione. A seguire una tavola rotonda sulle problematiche della pastorizia nella regione Lazio con la partecipazione delle maggiori istituzioni regionali e nazionali del settore. L’ evento patrocinato dalla Cultural Route of the Council of Europe vedrà gli interventi dei rappresentanti dell’Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’ Innovazione dell’ Agricoltura del Lazio), del consorzio Vie di Transumanza Italia. Hanno accolto l’invito il presidente della commissione Bilancio della Regione Lazio Marco Bertucci, l’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini, il consigliere regionale Giorgio Simeoni e il consigliere comunale di Roma Capitale Giovanni Quarzo, oltre ad alcuni rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia.
“Il senso di questa manifestazione, che si inserisce in una serie di eventi in tutto il Lazio – ricorda Claudio Celletti, presidente dell’associazione pastori resilienti del Lazio – è quello di sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sull’ enorme importanza della pastorizia e del prezioso lavoro dei pastori. Oggi questa categoria si sente sola e vessata da norme e adempimenti impossibili da sostenere. I pastori svolgono invece un’azione di custodia e salvaguardia del territorio, dell’habitat naturale e della biodiversità. Servono quindi interventi urgenti per l’intero comparto, pena la fine di un settore che attraverso il proprio lavoro fornisce un servizio indispensabile per la collettività. Ci piace ricordare il nostro motto: senza agricoltura e senza allevatori non c’è futuro”.
Si attende dunque una grande partecipazione per il fine settimana 5-6 luglio, non solo per gli appassionati della tradizione casearia e culinaria romana ma anche per tutti i turisti che saranno in zona in quei due giorni. Chi parteciperà potrà gustare prodotti tipici come l’abbacchio romano, la pecora al cottura e il celebre pecorino romano. L’evento sarà l’occasione non solo per assaggiare il meglio della produzione casearia locale ma anche per godere di tanta musica. La degustazione sarà infatti allietata da canti dei pastori, dall’esibizione del gruppo folk “Le Calandre” e, per chi è appassionato di Rino Gaetano, potrà ascoltare in serata le cover del celebre cantautore italiano. La due giorni proseguirà poi la domenica 6 luglio con la colazione del pastore: latte, formaggi, marmellate, dolci. Tutto all’insegna della genuinità e della tradizione culinaria della regione Lazio per proseguire nel pomeriggio con una splendida mostra fotografica sulle specialità casearie laziali.
Roma e dintorni
Fugge dalla polizia e muore schiantandosi, in auto trovati 25 kg di cocaina

Un 38enne albanese al volante di un’auto è morto dopo essersi schiantato contro un palo mentre fuggiva dalla polizia. E’ accaduto ieri sera in località Tre Cancelli a Nettuno, Roma. Nel veicolo ritrovato un borsone contenente circa 25 chili di cocaina.
L’inseguimento e lo schianto
Secondo una prima ricostruzione della polizia, ieri sera intorno alle 20.30, due auto sono passate a forte velocità davanti a due pattuglie di agenti in borghese. Una pattuglia si è dunque messa all’inseguimento della prima auto, fermata poco dopo con a bordo un 26enne italiano. La seconda pattuglia ha invece inseguito la seconda auto, una Cinquecento, che è scappata fino a imboccare una strada dissestata e sterrata. A quel punto, secondo la ricostruzione della polizia, si è alzato un polverone e la pattuglia ha rallentato a causa della scarsa visibilità. L’auto ha proseguito la corsa, è andata poi sbattere contro un palo del telefono e si è ribaltata.
I 25 kg di cocaina nell’auto
Dalla vettura, come emerso dagli accertamenti della polizia, è uscito un borsone nel quale sono stati trovati 23 panetti per 25 kg di cocaina. I poliziotti si sono avvicinati per prestare soccorso ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare ed è morto. La salma è stata portata al Policlinico Tor Vergata; il 26enne è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacenti in concorso e la misura è in attesa della convalida.
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