Cronaca
Droga al carcere di velletri. Blitz dei carabinieri e 10 persone arrestate

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Velletri, con il supporto di militari del Comando Provinciale di Roma, stanno eseguendo un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 10 persone (9 in carcere ed uno ai domiciliari), di cui 2 donne (5 indagati sono cittadini italiani, due marocchini, uno nigeriano, una moldava e una romena). Tra loro, 5 sono già detenuti in carcere per altra causa, uno è in detenzione domiciliare ed i restanti 4 sono in stato di libertà, tutti gravemente indiziati, a vario titolo, ed in concorso tra di loro, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Velletri, un caso di estorsione ed accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di soggetti detenuti.
Le indagini – condotte tra settembre 2024 e giugno 2025 dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Velletri – con la preziosa, costante e imprescindibile collaborazione della Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Velletri – sono scaturite dall’arresto in flagranza, operato proprio dalla Penitenziaria, di un soggetto sorpreso ad occultare stupefacenti all’interno delle proprie scarpe, con l’intento di introdurli in carcere. Nel corso delle attività sono poi emersi numerosi ulteriori episodi di spaccio all’interno della struttura, nonché un caso di estorsione nei confronti di un detenuto.
Le attività dei Carabinieri, con l’ausilio del personale della Polizia Penitenziaria, hanno consentito di scoprire come le sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, venivano introdotte nell’istituto solitamente occultati nei pacchi destinati ai detenuti, ma anche tramite altri metodi ingegnosi – come nascondere la droga nelle scarpe o in oggetti di uso quotidiano. Sono stati registrati anche diversi episodi in cui gli involucri venivano lanciati dall’esterno delle mura carcerarie in precise aree, per essere poi recuperati all’interno dalle persone ristrette. Sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al fatto che la droga veniva distribuita all’interno del carcere solo dopo che i parenti dei detenuti avevano effettuato pagamenti tramite ricariche su carte prepagate, generando spesso conflitti interni legati a ritardati o mancati pagamenti. È proprio per un presunto debito di droga, vantato da alcuni detenuti, che uno di essi ha subito una vera e propria estorsione dagli altri, con minacce di pesanti ripercussioni fisiche qualora non avesse saldato. Lo smercio di stupefacenti monitorato nel periodo di indagini equivale a un volume d’affari di oltre 100.000 euro.
L’operazione odierna rappresenta un ulteriore passo avanti nell’incessante lotta congiunta delle Forze dell’Ordine contro il fenomeno dell’introduzione di sostanze stupefacenti nelle carceri, fondandosi infatti anche sull’esperienza e sugli esiti di una pregressa indagine, sempre dei Carabinieri della Compagnia di Velletri, già conclusa nel maggio 2024 con l’arresto di oltre 30 persone per fatti analoghi. Anche sulla base di tale esperienza, infatti, è stato possibile ricostruire la complessa rete di relazione tra i soggetti indagati, con numerosi passaggi di mano tra mittenti e destinatari reali della corrispondenza illecita e flussi di denaro che venivano gestiti attraverso carte prepagate intestate a prestanome. Si è appurato inoltre che alcuni detenuti utilizzavano telefoni per comunicare con l’esterno, ordinare droga e minacciare i parenti in caso di mancato pagamento. Sono stati sequestrati, infatti, nel corso delle operazioni, ben tre telefoni cellulari e un microtelefono, unitamente ad accessori vari (carica batterie, anche artigianali, e auricolari).
Al termine delle attività gli indagati sono stati tradotti presso le case circondariali di Roma. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva di condanna.
Cronaca
Blitz completo della Polizia al Quarticciolo. Tutta l’operazione

Il faro della Questura di Roma sul contrasto alla vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti si accende questa volta, insieme ai lampeggianti delle Volanti e degli equipaggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Roma Capitale, sulle piazze di spaccio del Quarticciolo.
Era ora di cena quando l’area del quadrante est della Capitale, delimitata da Via Molfetta, via Cerignola, Via Manfredonia, Via Ostuni e via Trani, è stata perimetrata con un avvicinamento concentrico dei contingenti delle varie Forze e Corpi di Polizia.
L’intervento si è sviluppato con un approccio a tenaglia, che ha consentito ad agenti ed operatori in divisa e ai Falchi della Squadra Mobile di documentare decine di cessioni in tempo reale e di intervenire simultaneamente in più punti sensibili.
Sono otto i pusher, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sorpresi nel momento dello scambio droga-denaro o durante il rifornimento delle dosi destinate alla vendita al dettaglio.
La “macchina operativa” ripresa dagli agenti era ben collaudata: seduti ai margini della strada, attendevano clienti abituali, indirizzati da una manovalanza di supporto che fungeva da palo o da guida fino al punto di “consegna”.
Le dosi, già confezionate per la vendita al dettaglio, venivano estratte da scatole, anche di caramelle, abilmente nascoste sotto i muretti dove i pusher stazionavano, pronti a concludere le vendite con i clienti di fiducia.
Le dosi di droga sequestrate al Quarticciolo
Sono più di 80 le dosi sequestrate ai pusher che, pur a fronte dell’orario notturno, erano in grado di assicurare una offerta variegata tra cocaina, crack, hashish e marijuana.
Altri tre giovani di nazionalità tunisina sono invece stati arrestati per violenze, minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e per favoreggiamento personale. In concorso tra loro, infatti, avrebbero fiancheggiato due loro connazionali intercettati dai Falchi della Squadra Mobile mentre erano intenti in una cessione di stupefacenti. Nel tentativo di sottrarsi all’arresto, i pusher avrebbero chiamato a raccolta l’aiuto di un folto gruppo di persone, che si sono radunate improvvisamente cercando di accerchiare ed ostacolare gli agenti nel tentativo di favorirne la fuga.
L’intervento di altri equipaggi della Polizia di Stato ha consentito di assicurare, oltre ai due spacciatori, tre dei soggetti coinvolti nell’aggressione. A seguito delle spinte e dei momenti di colluttazione con il gruppo ostile, due agenti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 4 e 9 giorni.
Complessivamente sono oltre 160 le persone identificate e più di 70 i veicoli ispezionati. Controlli amministrativi sono stati orientati anche sugli esercizi commerciali che insistono nella zona, per quattro dei quali sono scattate sanzioni amministrative per un totale di 18,000 euro.
L’impianto interforze messo in campo, che segue analoghe operazioni recenti, andrà in scena senza soluzioni di continuità in attuazione di una strategia condivisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tesa al rilancio delle condizioni di sicurezza e vivibilità delle periferie.
Cronaca
GARBATELLA, 60ENNE CON PISTOLA IN STRADA

Il 9 settembre 2025 a Roma, ci sono stati momenti di tensioni nel quartiere Garbatella, in via Caffaro, quando alcuni cittadini hanno segnalato al 112 la presenza di un uomo armato nei pressi di un esercizio commerciale.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella, che hanno rintracciato ed identificato l’uomo: si tratta di un 60enne romano. L’uomo ha ammesso di aver avuto in mano una pistola, risultata poi essere una scacciacani a tamburo,, priva di tappo rosso.
L’arma, che il 60enne aveva gettato all’interno di un cassonetto dei rifiuti, è stata recuperata e sequestrata.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica con l’accusa di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.