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Moderno, tecnologico ed efficiente: ecco il Nuovo polo dei laboratori ‘Rita Levi Montalcini’ dell’Irccs Spallanzani di Roma

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Moderno, tecnologico ed efficiente: ecco il Nuovo polo dei laboratori ‘Rita Levi Montalcini’ dell’Irccs Spallanzani di Roma

 

(Adnkronos) – L’attività di ricerca dell’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ Irccs di Roma avrà una nuova casa più moderna, tecnologica ed efficiente. Stamattina è stato reso noto l’esito del concorso internazionale di progettazione del Nuovo polo dei laboratori ‘Rita Levi Montalcini’, promosso in sinergia con l’Ordine degli architetti e l’Ordine degli ingegneri della provincia di Roma.

Il progetto vincitore è quello del gruppo Giacomo Tomidei (Tanaka | Tomidei) – Alessandro Garzanti, che è stato individuato tra ben 73 progetti. Questo “si distingue per la qualità architettonica e un forte dialogo tra spazi interni ed esterni. L’integrazione del verde esprime la volontà di costruire una vita laboratoriale che vada oltre la mera dimensione lavorativa, generando anche spazi di soggiorno e socialità, oltre a favorire dialogo e confronto, elementi alla base della ricerca scientifica. Il valore architettonico si legge nella flessibilità e adattabilità della proposta, concepita su un doppio volume sfalsato che si apre in una piazza pubblica e si snoda in collegamenti, sia ipogei che ponte, con l’edificio per l’alto isolamento. L’immagine tecnologica e contemporanea identifica l’edificio rendendolo riconoscibile e compatibile con la funzione altamente scientifica che ospita”.

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio interamente dedicato all’attività di ricerca per riunire in un’unica struttura i laboratori attualmente organizzati in 2 padiglioni; la messa a sistema con il collegamento e il potenziamento delle strutture esistenti dedicate proprio alla ricerca (padiglioni Baglivi e Del Vecchio e Alto isolamento) creando un polo integrato e funzionale; la riqualificazione green dell’intera area con un approccio di sostenibilità ambientale e paesaggistica. L’edificio di nuova costruzione sarà articolato su 4 piani fuori terra per un volume complessivo di circa 14.730 metri cubi e una superficie utile complessiva di 5.157 mq, così suddivisa: 2.185 metri quadrati destinati a laboratori e servizi di supporto alle attività di diagnostica e ricerca; 1.000 metri quadrati destinati ad aree verdi e spazi di relazione; la restante superficie riservata a spazi tecnici, collegamenti e servizi comuni. Il progetto prevede una connessione sotterranea (tunnel) con i padiglioni Baglivi e Del Vecchio, che continueranno a ospitare laboratori per la ricerca e la formazione, e una connessione aerea (ponte) con il padiglione Alto isolamento, che ospita i laboratori di alto biocontenimento. Il nuovo fabbricato ospiterà anche una Banca biologica e un’area Bsl3 (Biosafety Level 3). L’edificio sarà realizzato con materiali e tecnologie a basso impatto ambientale, in linea con i principi di edilizia sostenibile, e sarà dotato di facciate continue integrate con pannelli fotovoltaici trasparenti su tutti i lati, in grado di garantire un apporto significativo alla produzione energetica e di migliorare le prestazioni ambientali del complesso.

Per il direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani, Enrico Girardi, e per il direttore del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca preclinica e Diagnostica avanzata, Fabrizio Maggi, “l’istituto compie un importante passo in avanti verso il potenziamento della propria capacità diagnostica e di ricerca. Il progetto che è stato selezionato contribuisce a rendere l’attività dello Spallanzani sempre più integrata, sostenibile e tecnologicamente avanzata. Il nuovo polo sarà anche un luogo di formazione e crescita dove i giovani ricercatori potranno trovare non solo strumenti all’avanguardia, ma anche ispirazione e opportunità per diventare i protagonisti della scienza di domani. Ci prepariamo adesso a trasformare questa visione in una vera realtà operativa”.

Soddisfazione per la direttrice generale dello Spallanzani, Cristina Matranga: “Il nuovo edificio, e più in generale il Nuovo polo dei laboratori, darà un grande input all’attività di ricerca dell’istituto che è già di assoluto spessore come testimoniato di recente, ad esempio, dalla prestigiosa indagine annuale ‘World’s 2% Top Scientists’ dell’università di Stanford in collaborazione con la casa editrice Elsevier, in cui figurano 5 nostri ricercatori. Ma il nostro è un investimento anche e soprattutto per i giovani ricercatori già in forza all’istituto e per tutti i ricercatori del futuro. Sono convinta che senza ricerca non c’è progresso, senza formazione non c’è futuro. Ricerca, formazione e assistenza sono le ali con cui lo Spallanzani continuerà a volare alto”.

A esaminare i progetti presentati la commissione presieduta dall’architetto Giancarlo Mazzanti (nominato dall’Ordine degli architetti di Roma) e composta da Maurizio Simmaco, professore ordinario alla Sapienza di Roma, da Fabrizio Maggi, dall’architetto Mauro Lauretti dell’Istituto Spallanzani e dall’ingegnere Silvia Sergio (nominata dall’Ordine degli ingegneri di Roma).

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