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Dentro il Mondo dei Borseggi: Rischi e Le Lacune nella Sicurezza
Quando la Polizia è presente in metropolitana, i borseggiatori si spostano sui bus. Non appena gli agenti terminano il turno, tornano in metro per colpire di nuovo. Mi ritrovo a segnalarli e ad accompagnarli fuori dalla stazione nel tentativo di fermarli. Il controllo della sicurezza è intermittente e ogni momento di assenza delle forze dell’ordine diventa un invito per le bande che operano tra vagoni e banchine.
Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli. Tra aprile e novembre, la Polizia ha condotto una maxi-operazione nelle stazioni della metropolitana di Roma, portando a 47 arresti e 45 denunce per furti, rapine e spaccio. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a blitz mirati sulle linee A e B. Durante le operazioni, diversi borseggiatori sono stati sorpresi in flagranza, e la refurtiva è stata restituita alle vittime.
Il fenomeno non è isolato. In passato, sono stati arrestati gruppi organizzati di professionisti del borseggio, spesso operanti in coppia o in piccoli gruppi, con ruoli ben definiti per distrarre e colpire i passeggeri nelle ore di punta.
Il dibattito politico sull’insicurezza nei mezzi pubblici è acceso. Da una parte, le forze di maggioranza e i sindacati di polizia chiedono più agenti e presidi stabili nelle stazioni. Dall’altra, parti dell’opposizione accusano l’amministrazione di non fare abbastanza. Nonostante le operazioni e gli arresti, le critiche si concentrano sulla mancanza di controlli sistematici all’entrata e sull’assenza di strumenti come il riconoscimento facciale, richiesti da alcuni per prevenire i reati, ma considerati invasivi da altri.
La realtà è che i ladri e le borseggiatrici sanno esattamente come muoversi. Hanno vedette, persino bande di latinos, che conoscono in anticipo dove trovare le vittime più facili e “facoltose”. La mia battaglia è continua: segnalare e accompagnare i sospetti fuori dalla stazione.
Nel frattempo, la situazione quotidiana rimane immutata. I criminali organizzati sfruttano ogni momento di disattenzione. Chi, come me, viaggia ogni giorno può solo segnalarli alle autorità e cercare di limitare i danni.
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