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Il Pd lancia la mozione: “Mimmo Lucano cittadino onorario di Roma”

“Mimmo Lucano cittadino onorario di Roma”, il capogruppo del Pd in Campidoglio Giulio Pelonzi lancia la mozione. Di seguito riportiamo le sue parole.
“Mimmo Lucano cittadino onorario di Roma”, questa la mozione lanciata dal Partito Democratico all’indirizzo del Sindaco Raggi. Lucano, sindaco di Riace, era finito in manette per favoreggiamento all’immigrazione clandestina Il Pd, però, ritenendolo un uomo da cui bisogna prendere esempio, speiga: “Il sindaco di Riace Mimmo Lucano diventi cittadino onorario di Roma. È questo l’intento della mozione che abbiamo presentato questa mattina al Presidente dell’Assemblea capitolina e agli uffici del segretariato generale. Servono atti forti e politiche coraggiose per affrontare fenomeni globali come quello delle migrazioni. Va anche in questa direzione l’invito che abbiamo rivolto alla sindaca Virginia Raggi a conferire la cittadinanza onoraria all’uomo. Il sindaco Lucano con la sua attività istituzionale, riconosciuta anche da importanti organismi internazionali e descritta come modello dai media internazionali, ha dimostrato come il fenomeno delle migrazioni puo’ essere governato e tramutarsi in una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali. Al tempo stesso chiediamo all’Assemblea Capitolina di aderire alla campagna per l’assegnazione del Nobel per la pace a Riace come esempio di umanita’ solidale e modello di accoglienza e inclusione. Si chiede quindi all’Assemblea Capitolina – dichiarano i consiglieri dem – di sostenere e ampliare nella nostra città l’impegno politico e amministrativo per favorire le politiche di integrazione, in linea con gli obiettivi fissati nello statuto della Capitale che sono all’insegna della sua secolare vocazione di apertura, accoglienza e solidarietà“.
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Ultime Notizie Roma
Il perché la notte i bancomat delle Poste sono sempre fuori uso

Roma, i bancomat delle poste sono sempre fuori uso.
Se lo chiedono in tanti, come mai gli sportelli bancomat sono fuori uso durante la notte? Purtroppo è una costante che non ha una risposta certa.
La spiegazione, seppur non ufficiale, è che nelle ore notturne, le Poste Italiane aggiornano i server degli sportelli Atm, ovvero i bancomat ma invece, facendo delle ricerche, la risposta più plausibile è che dalle ore 22:00 fino alle 06:00 gli sportelli delle Poste Italiane sono chiusi per rischio assalto.
Perché, nonostante la carta dei servizi di poste italiane pubblicata su internet, che dichiara che gli sportelli ATM sono funzionanti 24 ore su 24, la verità dei fatti è che gli sportelli bancomat delle Poste Italiane durante la notte non funzionano.
I correntisti di Poste Italiane esigono risposte certe sul problema dei sportelli ATM chiusi durante la notte a Roma, perché è loro diritto sapere a che ora funzionano gli sportelli bancomat.
Cronaca
Omicidio di Stefania Camboni uccisa a coltellate. La riflessione sull’accaduto

Fregene – Una donna di 60 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione in Via Agropoli.
L’allarme per l’ennesimo fatto di cronaca nera, è scattato ieri 15 maggio intorno alle 7, quando il figlio, rientrato a casa, ha scoperto il corpo riverso in una pozza di sangue ed ha subito chiamato i soccorsi.
Secondo quanto accertato fino ad ora, la donna è stata colpita con numerose coltellate, tutte concentrate nella zona del torace.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ostia, il personale del 118, la squadra scientifica e il pubblico ministero di Civitavecchia. Non è stato riscontrato nessun segno di effrazione, questo rafforza l’ipotesi che l’aggressore fosse una persona conosciuta dalla vittima.
Nella stessa villetta vivono anche il figlio della donna e la sua compagna, ciascuno in una parte separata dell’abitazione. Entrambi sono stati ascoltati dagli investigatori. Nessuno risulta al momento in stato di fermo, ma l’attenzione è concentrata su chi era presente in casa al momento dell’aggressione.
Non lontano dall’abitazione, a circa 200 metri, è stata trovata una Hyundai Tucson, auto spesso utilizzata da Stefania. Il veicolo era finito contro una recinzione con il muso rivolto verso il basso, il finestrino lato guida abbassato e, nelle vicinanze, il portafoglio della vittima. Dettagli che potrebbero far pensare ad un tentativo di depistaggio o fuga.
Nel frattempo, gli investigatori stanno setacciando la zona alla ricerca dell’arma del delitto e ascoltando testimoni, tra cui un uomo proprietario di una seconda auto parcheggiata davanti alla casa.
Il corpo è stato trasferito all’ospedale per l’autopsia, che servirà a stabilire l’ora esatta della morte e la dinamica dell’aggressione.
Una vicina ha raccontato che nessuno ha sentito rumori sospetti durante la notte. Ha poi ricordato il marito di Stefania, molto conosciuto in zona per aver giocato a calcio nel Maccarese e nella Lazio Primavera, scomparso cinque anni fa. Stefania lascia due figli.
Dietro ogni fatto di cronaca nera c’è sempre molto più di ciò che viene detto nei titoli. L’omicidio di Stefania Camboni, avvenuto in un contesto familiare apparentemente tranquillo, è un tragico promemoria di quanto la violenza possa nascondersi anche nei luoghi e tra le persone che consideriamo più sicuri.
È inquietante pensare che l’assassino possa aver agito senza lasciare segni evidenti, magari proprio approfittando di un rapporto di fiducia.
Come può accadere tutto questo nel silenzio di una notte? Come può una vita spegnersi così brutalmente senza che nessuno senta, veda ed intervenga?
Perché la sicurezza non è solo una questione di serrature, ma di consapevolezza, relazioni sane e capacità di ascolto, anche quando tutto sembra normale.
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