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CASO CUCCHI Nistri attacca i responsabili: “Chi ha sbagliato…”

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CASO CUCCHI Nistri attacca i responsabili: “Chi ha sbagliato…”

CASO CUCCHI Nistri attacca i responsabili: le parole del comandante generale dei Carabinieri.

CASO CUCCHI Nistri attacca i responsabili. E’ a loro che il comandante generale dei Carabinieri si rivolge in una lettera a ‘Repubblica’. “Non si puo’ credere che i carabinieri siano cio’ che emerge dalla dolorosa vicenda umana di Stefano Cucchi e dai suoi sviluppi giudiziari. Non e’ cosi’, infatti, e lo dimostreremo, appena saranno chiare le precise responsabilita’, che sono sempre personali, attraverso ogni provvedimento consentito dalla legge: a seconda dell’entita’, le punizioni, finanche le rimozioni. Perche’ chi risulti colpevole di reati infamanti non potra’ indossare la divisa“.

Parole dure quelle con cui Nistri risponde all’editoriale di ieri del direttore Mario Calabresi. Dobbiamo fermezza a una famiglia colpita dal lutto, a un Paese che ci ama ed e’ smarrito di fronte a cio’ che sente. A chi ci ha preceduti lungo il cammino della Storia d’Italia e ha rispettato in ogni avversita’ i codici morali e i regolamenti, a costo di pagare un prezzo altissimo. La dobbiamo a noi stessi, che non possiamo essere accomunati – in 110 mila! – alle cattive azioni di pochi. La dobbiamo infine alle nostre famiglie, che in un diffuso immaginario ci vedono d’improvviso passare, in blocco e ingiustamente, dalla parte sbagliata“.

Una sincera assunzione di responsabilita’ e’ doverosa e ad essa non intendiamo sottrarci“, ribadisce Nistri, secondo cui occorre “trarre lezione anche da fatti tanto deplorevoli, per evitare che si ripetano. Li porteremo quale esempio di cosa non fare, nelle nostre scuole, ai giovani che si sono appena arruolati. Ne discuteremo nei reparti. Ribadiremo ai nostri ufficiali che il grado non e’ un peso leggero, richiede spalle robuste e animo saldo“.

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Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

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Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo

Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.

“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.

Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.

Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.

Fonte Verificata

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Italia

Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

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Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.

Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo

In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.

Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte

Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.

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