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Ossa in Nunziatura — Domani le prime risposte dagli inquirenti

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Ossa in Nunziatura — Domani le prime risposte dagli inquirenti

Ossa in Nunziatura — La giornata di domani potrebbe rappresentare una svolta nell’ottica delle indagini per fare chiarezza sulla vicenda

Ossa in Nunziatura — Potrebbe arrivare già domani una prima svolta nell’indagine circa il ritrovamento di mercoledì 31 ottobre presso la sede della Nunziatura Apostolica, a Roma. La priorità dei pm, nell’attesa dei risultati della Scientifica,  è quella di stabilire il sesso, mentre per la datazione della morte e l’individuazione del Dna saranno necessari ancora alcuni giorni. Gli inquirenti eseguiranno una serie di analisi sui reperti e anche sul teschio rinvenuto da quattro operai nel corso dei lavori di ristrutturazione nell’edificio. Verifiche attente sono state condotte in questi giorni sull’arco dentale. Stando a un primo esame esterno, gli investigatori si sono concentrati sulla presenza di un dente, probabilmente un molare, che potrebbe essere quello del giudizio, cosa che escluderebbe che si tratti di un bambino. Il dente del giudizio infatti, compare tendenzialmente tra i 16 e i 25 anni, ma anche su questo aspetto dovranno essere effettuati ulteriori accertamenti tecnici.

Quanto all’attività istruttoria, che mira anche a ricostruire tutte le fasi che hanno portato al rinvenimento dei reperti, i magistrati avranno bisogno di una serie di documenti legati ai lavori di ristrutturazione effettuati a Villa Giorgina negli ultimi decenni. Dal punto di vista tecnico-giuridico la documentazione, se conservata negli uffici della Nunziatura in via Po, potrebbe essere concessa in visione agli inquirenti senza passaggi formali. Qualora invece, le carte fossero custodite presso il Governatorato o l’Apsa, l’ente che gestisce gli immobili della Santa Sede, i magistrati dovrebbero ricorrere a una rogatoria internazionale che per forza di cose allungherebbe i tempi dell’indagine. L’ipotesi in questione potrebbe tuttavia essere scongiurata in base al principio di collaborazione, che in queste ore le autorità vaticane hanno instaurato con la magistratura capitolina. Tra i documenti che potrebbero finire tra le mani dei pubblici ministeri, anche quelli riconducibili a tutti gli inquilini dell’ambasciata della Santa Sede a Roma e, nella fattispecie, a chi ha alloggiato nella dependance dove è stata fatta la scoperta. Esiste in realtà una prima traccia investigativa, ancora da verificare, che porterebbe a un custode che vi ha vissuto negli anni ’60 e della cui moglie si persero le tracce. Numerose le testimonianze di frequenti litigi tra i due che sarebbero anche potuti sfociare in un omicidio. Tuttavia, stando alle parole degli investigatori, il pavimento di quel seminterrato sarebbe stato sostituito negli anni ’80 ed è in quel periodo che dovrebbe essere stato interrato il corpo (o i corpi) i cui resti sono stati rinvenuti mercoledì, ragion per cui ci sarebbe un’incongruenza nei tempi.

ROMA, L’ASSESSORA BALDASSARRE… 

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MPM: l’espansione, i premi e le nuove sfide per il 2025

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MPM: l’espansione, i premi e le nuove sfide per il 2025

Opera, 14 Maggio 2025,

Per MPM il 2024 è stato un anno di grande espansione e trasformazione. Con una crescita del 13%, l’azienda milanese ha consolidato la sua posizione come leader nel settore civile e industriale delle soluzioni impermeabilizzanti liquide e delle pavimentazioni in resina.

Uno dei successi più significativi dell’anno appena trascorso riguarda l’importante incremento di volumi per gli impermeabilizzanti liquidi, che hanno superato le pavimentazioni in resina, diventando il primo asset aziendale.

Parallelamente, MPM ha registrato un’espansione significativa nel settore della distribuzione, sia in Italia, grazie alla rete di rivenditori B2B, sia all’estero, con un forte sviluppo della rete internazionale. Questo gli ha permesso di consolidare la sua presenza nei mercati chiave e di ampliare capillarmente l’offerta del Made in Italy nel mondo.

Riconoscimenti 2024: un anno di successi

Tali risultati sono stati notati anche a livello internazionale: l’impegno di MPM per l’innovazione ha conquistato due prestigiosi premi. STARFLEX ULTRA FR è Zloty Gold Medal, il prodotto più innovativo dell’anno: un impermeabilizzante in resina altamente performante che aderisce su tutto senza compromessi, riduce i tempi di posa del 50% ed è certificato per durare anche fino a 30 anni. Assegnato dalla commissione tecnica di BUDMA, la fiera internazionale dell’edilizia, rappresenta una conferma del forte impegno dell’azienda nel senso dell’innovazione sostenibile, nonché della posizione di MPM nel panorama internazionale. Il secondo importante riconoscimento è il Waterproofing and Flooring Systems Company of the Year in Italy, attribuito dalla rinomata rivista Construction Business, dedicata ai professionisti del settore e a imprenditori di successo.

Il futuro che ci aspetta: le novità del 2025

Dopo un anno di successi ed evoluzioni positive, il 2025 si prospetta altrettanto entusiasmante. Crescita e sviluppo continueranno attraverso tre pilastri fondamentali. Innanzitutto: nuovi prodotti. L’ampliamento della linea STARFLEX porterà sul mercato soluzioni Made in Italy ancora più tecnologiche e semplici da applicare, alcune delle quali uniche nel loro genere.

In secondo luogo, MPM ha inaugurato un nuovo spazio dedicato alla formazione, unico in Italia, nell’Headquarter di Opera. Attraverso sessioni giornaliere di formazione specifica, i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere a trecentosessanta gradi le due principali linee di prodotti MPM: gli impermeabilizzanti liquidi Starflex, tra i più certificati al mondo, e le pavimentazioni in resina Duroglass.

Con questo progetto, MPM sottolinea l’interesse nel creare una rete di professionisti capaci di assicurare ai propri clienti risultati d’eccellenza. Conoscere in modo approfondito tecnologie all’avanguardia e padroneggiarne le metodologie di applicazione eleva la qualità delle lavorazioni edili e promuove uno standard professionale competitivo, fattore indispensabile in un mercato in costante cambiamento.

Un impegno che riflette la competenza di MPM nel restare al passo – e anticiparlo – con la crescente domanda di soluzioni avanzate e performanti nel settore edile, che valutino attentamente le nuove esigenze ambientali e che tutelino la salute umana.

www.mpmsrl.com 

Via Adda 15 20090 Opera (MI)

02 576 09116 

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Cronaca

Festa di compleanno ai domiciliari: 29enne finisce in carcere

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Festa di compleanno ai domiciliari: 29enne finisce in carcere

Guidonia Montecelio (Roma) – Doveva scontare gli arresti domiciliari in silenzio e lontano da ogni contatto esterno, ma ha deciso di festeggiare il compleanno circondato dagli amici.

Un gesto costato caro a un 29enne del posto, già sottoposto a una misura cautelare per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti, che ora si trova in carcere.

La vicenda è avvenuta nelle ultime 24 ore in un appartamento del comune alle porte di Roma. Gli agenti del Commissariato di Tivoli sono intervenuti dopo una segnalazione giunta attraverso l’applicazione YouPol della Polizia di Stato, da parte di un vicino di casa infastidito dai rumori provenienti dall’abitazione.

Una volta giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato una vera e propria festa in corso. Quattro ospiti erano ancora seduti a tavola in attesa del brindisi, mentre altri due cercavano di allontanarsi dalle scale nel tentativo di evitare l’identificazione. Alcuni dei presenti avrebbero anche opposto resistenza al controllo delle forze dell’ordine.

Il padrone di casa, colto in flagrante, ha provato a giustificarsi dichiarando che si trattava di una festa “a sorpresa” organizzata dai suoi amici più stretti. Una spiegazione che non ha convinto le autorità, soprattutto alla luce del fatto che il giovane era sottoposto al divieto assoluto di comunicare con persone esterne ai familiari conviventi, sia di persona che tramite telefono o social network.

Alla luce della grave violazione delle misure imposte, l’autorità giudiziaria ha deciso per l’aggravamento della misura cautelare, disponendo il trasferimento del 29enne in carcere.

L’episodio riaccende il dibattito sul rispetto delle misure restrittive e sull’utilizzo degli strumenti digitali, come l’app YouPol, che si confermano efficaci nel favorire la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine.

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