Cronaca
ROMA La Sindaca Raggi tuona: “ATAC parte civile”

ROMA La Sindaca Raggi tuona contro le 11 guardie giurate che si sono macchiate di furto nei confronti dell’Atac.
La Sindaca Raggi tuona contro le guardie giurate che svuotavano le biglietterie automatiche della compagnia dei trasporti capitolini. Tramite un post su Facebook Virginia Raggi ha così commentato: “Un atto vile e criminale quello che avrebbero portato a termine undici guardie giurate, accusate di rubare denaro direttamente dalle biglietterie automatiche su cui dovevano vigilare. Macchine distributrici di biglietti bus e metro Atac che sarebbero state letteralmente depredate, a danno di tutti i cittadini. Gli undici indagati si sarebbero intascati fino a 500 euro al giorno. A testa. Un reato reso ancora più odioso dal danno arrecato alla collettività. Quei soldi infatti potevano essere utilizzati per migliorare il servizio di trasporto pubblico nella nostra città. Atac, come parte lesa, si costituirà parte civile nel procedimento, così come chiederà al fornitore tutte le risorse mancanti. Il mio ringraziamento va agli uomini della Guardia di Finanza che hanno messo fine a questa attività criminale, rendendo un importante servizio alla Capitale”.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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