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ROMA UMBERTO I — Nocs in versione Babbo Natale

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ROMA UMBERTO I — Nocs in versione Babbo Natale

 

ROMA UMBERTO I — Clima di festa, nella giornata odierna, per i bambini ricoverati nella clinica pediatrica che hanno ricevuto la visita dei Nocs nelle vesti di Babbo Natale

Sorrisi, applausi e atmosfera festosa. Nelle vesti rosse, con tanto di barba bianca e berretto, alcuni agenti del Nocs della Polizia di Stato hanno allietato la giornata dei bambini ricoverati nella clinica pediatrica. Gli agenti sono letteralmente piombati tra i piccoli pazienti di pediatria dopo una discesa in corda, prima rimanendo sospesi per aria nel passaggio da un edificio a fianco, e poi calandosi dal tetto della clinica. Uno spettacolo, quello odierno, che ha estasiato i piccoli pazienti, rimasti a testa in sù, lontani per qualche momento da cure e terapie. Una volta a terra, gli uomini del Corpo speciale della Polizia, travestiti da Babbo Natale con sacchi pieni di regali, sono entrati nei reparti per distribuire giocattoli tra i letti dei bambini.
Ogni anno le forze dell’ordine organizzano un’iniziativa natalizia dedicata ai bambini della clinica pediatrica. Quest’anno a organizzarlo è stata la Polizia di Stato che ha fatto una cosa veramente particolare e che rimarrà sicuramente nella memoria. L’Umberto I prova a far passare il Natale nella maniera più serena possibile ai ricoverati che non possono tornare a casa durante le festività. Nella fattispecie, in cima ai nostri pensieri ci sono i bambini e le famiglie che sono al loro fianco nei nostri reparti. Le Forze dell’ordine ci danno una mano donando questi momenti di spensieratezza e distrazione che servono a portare il clima natalizio anche dentro una corsia d’ospedale. Da parte nostra c’è estrema gratitudine nei loro confronti e mi auguro che quello di oggi sia stato anche per i nostri pazienti un momento di serenità, perché lo meritano” ha chiosato il direttore del policlinico Vincenzo Panella.

LAZIO CAGLIARI CONFERENZA INZAGHI 

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Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

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Carabiniere accusa collega di molestie e minacce con mitra al processo con paravento.

ScandaloNelleForzeDell’Ordine: Una carabiniera accusa il collega di molestie durante i pattuglie notturne! 😲

L’Incubo Durante i Servizi Condivisi

Una giovane carabiniera ha deciso di rompere il silenzio e denunciare il collega per presunte molestie ripetute e minacce, accadute proprio mentre erano in servizio insieme. Immagina la tensione in un’auto di pattuglia, dove avances inaspettate e tocchi indesiderati hanno trasformato il lavoro in un vero incubo.

L’Udienza Protetta e le Accuse Shock

In un’udienza a porte chiuse al tribunale di Latina, la donna ha richiesto un paravento per evitare di incrociare lo sguardo dell’imputato, alimentando la curiosità su quanto possa essere stato traumatico l’accaduto. Ha raccontato di messaggi insistenti sul cellulare, proposte di rapporti sessuali e gesti intimidatori come una mano sulla coscia, nonostante i suoi disperati tentativi di fermarlo.

Gli Effetti Devastanti sulla Vittima

La carabiniera ha descritto come questi episodi l’abbiano spinta in uno stato di stress e ansia profondi, tanto da attirare l’attenzione della sua comandante. Quest’ultima ha avviato un procedimento d’ufficio, lasciando tutti a chiedersi: quanto è diffusa una cultura di silenzio in ambienti come le forze dell’ordine?

La Controffensiva della Difesa

Ma c’è un colpo di scena che rende la storia ancora più intrigante: la difesa dell’imputato ha puntato il dito sulla vittima, contestando la sua coerenza. Senza una denuncia formale e con messaggi affettuosi che sarebbero stati cancellati, i dettagli misteriosi potrebbero cambiare tutto – o no?

Il Processo Si Infiamma

Il caso è tutt’altro che concluso, con l’udienza aggiornata all’11 settembre per ascoltare la testimonianza della comandante. Riuscirà a emergere la verità? Non perdere gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso! 😮

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

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Ostia, Casa Clandestina sigillata per disturbo alla quiete pubblica al locale

IncredibileSerieDiControlli #LocaleSottoFuoco Un locale che subisce un’ispezione ogni tre giorni: scopri la storia di denunce e battaglie legali che sta facendo impazzire i residenti!

Gli Accertamenti Senza Fine

Immaginate un locale che, negli ultimi cinque anni, è stato sottoposto a oltre 710 controlli: un ritmo serrato che equivale a un’ispezione ogni tre giorni. Tutto nasce dalle continue denunce e segnalazioni dei residenti della zona, che hanno trasformato questo posto in un vero e proprio campo di battaglia burocratica.. Cosa avrà mai fatto per attirare tanta attenzione?

La Battaglia del Gestore

Al centro di questa tempesta c’è Diego Giannella, il gestore del locale, che non ci sta e ha presentato ricorso per difendere la propria attività. Ma quali segreti si celano dietro queste ispezioni a raffica? Scopri come questa storia potrebbe riservare colpi di scena inaspettati!

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