Politica
SICUREZZA Di Maio si schiera contro la Raggi nel botta e risposta con Salvini

SICUREZZA Di Maio si schiera contro la Raggi nel botta e risposta con Salvini.
SICUREZZA Di Maio si schiera contro la Raggi. La sindaca ieri, dopo l’agguato alla Magliana, è stata protagonista di uno ‘scontro’ con il ministro dell’Interno Salvini. Scontro in cui in tarda serata si è intromesso anche il vicepremier e capopolitico del M5s. Il quale non si è schierato a favore della Raggi nè ha giocato da pacificatore, anzi è rimasto sorpreso. Grande è stata la sua ira nei confronti della prima cittadina, frontwoman del suo movimento.
Non l’ha dichiarata ufficialmente, ma fonti autorevoli sono riuscite comunque a farla trapelare. Si parla di un Di Maio furioso, che, dovendo già fronteggiare gli alleati leghisti su migranti e grandi opere, si sarebbe volentieri risparmiato anche il fronte romano. Fronte che anzi è stato visto come un regalo a Salvini: il vicepremier non aveva infatti perso tempo e subito dopo l’agguato alla Magliana, si era precipitato, attraverso una diretta Facebook, ad affondare il colpo sulla sindaca.
Il tutto per rispondere ai tweet e ai post facebook della sindaca, del presidente dell’assemblea capitolina e di ben 9 consiglieri pentastellati. Tutti al grido di “dove sono i poliziotti promessi”?. E, come se non bastasse, ci si era messo anche Marcello De Vito con l’hashtag #salvinisveglia. Una manna per una star social come Salvini. Che infatti dopo nemmeno un’ora, divisa della polizia indosso e cellulare alla mano, ha intimato alla Raggi “di fare il proprio lavoro”.
La controreplica della prima cittadina non si è fatta attendere. “Caro Matteo Salvini, bando alle chiacchiere e mettiamoci a lavoro. Io faccio il mio” e una chiusura tra l’ironico e il polemico: “Permettimi una battuta. Per due anni è sempre stata solo e esclusivamente #TuttaColpaDellaRaggi. Benvenuto nel club“.
La Raggi era certa di essere spalleggiata da Di Maio o comunque dai compagni di partito. Così però non è stato. Il vicepremier l’ha infatti attaccata, spedendo a lei e al Campidoglio un messaggio: lavorate. “Stiamo facendo l’impossibile per assumere nuovi poliziotti in tempi record – sbotta il vicepremier con alcuni fedelissimi – I soldi per Roma Capitale sono stati stanziati 10 giorni fa in legge di bilancio“.
Non fa fuoco su Salvini Di Maio, irritato per un botta e risposta inutile. “Ma perché non si mettono attorno a un tavolo anziché twittare – sbotta Di Maio coi suoi – Le risorse per le forze dell’ordine sono in manovra e a breve arriveranno i nuovi assunti. Veniamo da 20 anni di tagli a Polizia e Carabinieri…“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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