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CAMORRA A FERENTINO – Tangenti per lavori al cimitero

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CAMORRA A FERENTINO – Tangenti  per lavori al cimitero

CAMORRA A FERENTINO – Tangenti per lavori al cimitero, finisce in arresto anche l’ex assessore del Comune

CAMORRA A FERENTINO – Ancora una volta, a interessare il comune di Ferentino in provincia di Frosinone, dopo le vicende giudiziarie dell’ultimo periodo, sono le tangenti per il cimitero.

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Tivoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un soggetto, già Assessore al Comune di Ferentino (FR) indiziato, in concorso con altri individui allo stato detenuti di estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un giovane  imprenditore di Tivoli.

L’attività investigativa, aveva già consentito di certificare l’esistenza di un clan camorristicooperativo nel Lazio, orientato alla penetrazione nel tessuto economico delle pubbliche amministrazioni. Tale assunto era stato evidenziato in data 07 marzo u.s. dall’esecuzione di 5 provvedimenti cautelari emessi in danno di un consigliere comunale del Comune di Ferentino, di un imprenditore e di tre appartenenti ad un sodalizio criminale, i quali avevano avviato una vera e propria pressione estorsiva in danno di un imprenditore tiburtino, che si era aggiudicato un appalto di circa 6 milioni di euro, utile alla costruzione ed alla gestione di loculi presso il cimitero del comune di Ferentino (FR).

Per il quale il pubblico amministratore aveva preteso dall’imprenditore una somma di denaro a titolo di tangente. Le indagini avevano quindi permesso di accertare gravi indizi di reità in ordine ai reati in argomento, ripercorrendo un lasso temporale considerevole, dall’anno 2013, anno di presentazione del c.d. “project financing”, all’aggiudicazione della gara nell’anno 2018, fino alla richiesta estorsiva formulata dal Consigliere Comunale di maggioranza con delega ai servizi cimiteriali, che reclamava dal co-titolare della ditta, a titolo di tangente, la somma di euro 300.000, pari al 5% dell’importo totale dei lavori stimati.

Richiesta alla quale l’imprenditore non soggiaceva nonostante le insistenze del consigliere comunale che ricorreva, a questo punto, ad esponenti della Camorra per costringerlo a pagaregrazie alla forza di intimidazione del Clan. Le investigazioni consentivano di monitorare incontri e comunicazioni tra la parte offesa e gli indagati, nel corso delle quali emergevano i gravi indizi a loro carico non solo in ordine alla richiesta estorsiva, ma anche in riferimento alla volontà di penetrazione del sodalizio, anche a mezzo dell’impresa facente riferimento al denunciante, in altri appalti pubblici della provincia di Frosinone.

In tale contesto, emergeva inoltre la circostanza che altre persone potessero essere coinvolte nell’azione criminosa, e difatti, il monitoraggio di incontri tra la parte offesa e gli estorsori e a margine di questi tra il Consigliere Comunale tratto in arresto e l’ex Assessore di riferimento alla problematica dei servizi cimiteriali del comune di Ferentino, consentivano di rilevare come quest’ultimo non solo avesse una piena compartecipazione nella richiesta estorsiva ma che avesse anche assunto, quello che viene definito dal Giudice per le indagini Preliminari, la funzione di Amico Buonodell’imprenditore.

Un intermediario infatti, che da un lato tentava di mostrarsi comprensivo verso la vittima, mentre dall’altro incontrava il Consigliere Comunale condividendone la strategia estorsiva e compiacendosi dell’azione violenta e prevaricatrice del Clan. Le intercettazioni, il materiale rinvenuto e sequestrato nel corso di una perquisizione presso l’abitazione dell’ex Assessore e in ultimo l’interrogatorio del Consigliere Comunale tratto in arresto, il quale nell’ammettere sostanzialmente gli addebiti, giustificava la tangente pretesa in base ad un precedente accordo corruttivo intervenuto tra lo stesso, l’ex Assessore in argomento e due imprenditori, confermava l’impianto accusatorio anche in danno dell’odierno arrestato, e consentiva l’emissione di ordinanza di custodia cautelare a suo carico, sebbene avesse cessato la sua carica politica, così come scrive il GIP in ordinanza:

Seppur non rieletto al Comune di Ferentino, l’inserimento sostanziale del Bacchi, comunque, nell’amministrazione del predetto comune, emerge, sia da quanto sopra indicato riguardo ai neo eletti della lista civica da lui capeggiata, sia dall’incarico ricoperto di assessore alla manutenzione, grazie al quale si è relazionato con una serie di dipendenti comunali, tutti potenzialmente in grado di fornire, alla luce dei nuovi sviluppi investigativi, utili informazioni, pregiudicate nella loro genuinità dallo stato di libertà del Bacchi” ed ancora che “con tale condotta il prevenuto ha dimostrato totale spregio per il “bene pubblico” che aveva il compito di gestire, promuovere e salvaguardare, nonché spregiudicatezza e disinvoltura per ottenere “denaro”; sebbene da giugno 2018 l’indagato non ricopre più la carica di assessore presso il comune di Ferentino.”

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degrado ai Cancelli di Ostia

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degrado ai Cancelli di Ostia

Neanche un bagno pubblico aperto in quasi 2 chilometri di spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, a due passi dalla tenuta del Presidente della Repubblica di Castel Porziano. L’area, nota come i ‘Cancelli’ e gestita dal Comune di Roma, è meta di migliaia di bagnanti nel periodo estivo (VIDEO). Tanto più nell’anno del Giubileo. “I servizi igienici sono necessari, a maggior ragione dove è immaginabile un sovraffollamento con queste temperature e l’afa che non molla la presa, il Comune dovrebbe prevedere e attrezzare la spiaggia con bagni pubblici, servizi dove potersi lavare le mani e rinfrescarsi, possibilmente con acqua potabile”, dice all’Adnkronos Salute Enrico Di Rosa, presidente della Società italiana d’Igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI). Di Rosa auspica che i bagnanti “non usino il mare come bagno di casa, do per scontato che non lo facciano – spiega -, è uno scrupolo di civiltà oltre che di educazione. Detto questo, i bagni pubblici aperti ci devono essere, soprattutto quando parliamo di spiaggia libera”, conclude.

Segnalazioni anche all’Ordine dei medici di Roma

“Arrivano all’Ordine dei medici di Roma segnalazioni di difficoltà igieniche nell’area, che va da Ostia a Torvaianica, dove c’è una problematica legata alla carenza di servizi e bagni pubblici per chi va al mare. La città non ci fa una bella figura, sperando che il Comune risolva presto visto che è stato fatto un bando”, dice all’Adnkronos Salute Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici e chirurghi di Roma e provincia.

Consiglieri all’attacco del Campidoglio: “Mai così male”

Già ieri a rilanciare l’allarme, sollevato dall’Adnkronos, erano stati i consiglieri capitolini Fabrizio Santori (Lega), Federico Rocca (Fdi) e Rachele Mussolini (Fi), secondo cui la vicenda bandi non è stata mai gestita così male. Oggi a intervenire sono stati l’ex presidente del Municipio Giuliana Di Pillo e alcuni consiglieri municipali.

L’ex presidente Municipio X: “Campidoglio senza know-how per occuparsene”

“La situazione spiagge quest’anno mi sembra veramente grave. La questione dei Cancelli è il frutto di una situazione generale fatta di ritardi pazzeschi. Quella di Castelporziano è una spiaggia pregiata dal punto di vista naturalistico, che andrebbe preservata. E poi dovrebbe essere gestita in modo tale che tutti possano usufruirne. La speranza per i cittadini è che si possa sbloccare tutto il prima possibile perché è un vero peccato”, dice Di Pillo, attualmente vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle nel Municipio X. Nel passaggio della delega del Litorale dal Municipio a Roma Capitale, per Di Pillo “evidentemente il Campidoglio non aveva non aveva proprio il know-how per occuparsene, quando invece il municipio era consolidato sul tema. Serviva anche un attimo di tempo affinché Roma si adeguasse, trovasse il modello, la modalità di gestirle”. A tal proposito, secondo Di Pillo “la gestione del litorale, delle spiagge tutte, dovrebbe avere da parte di Roma Capitale un dipartimento apposito”.

Aguzzetti (Lega): “Segnalazioni anche dai cittadini, una situazione folle”

“Quella dei Cancelli di Ostia è una situazione scandalosa: non si può stare senza bagni, chioschi, servizio di salvamento. Stiamo parlando di chilometri di spiaggia che sono abbandonati, nel pieno della stagione estiva e senza nessun tipo di servizio”, commenta il consigliere della Lega al municipio X di Roma Alessandro Aguzzetti, che racconta: “Anche i cittadini ci hanno mandato diverse fotografie dei rifiuti abbandonati sulle spiagge, delle strutture igieniche e dei chioschi chiusi, tanto che chi deve fare dei bisogni fisiologici, soprattutto chi ha dei bambini, è costretto a ripararsi dietro a quelli che erano i bagni, esistenti ma chiusi. A me sembra una situazione folle, perché questo è il pessimo biglietto da visita che offriamo ai nostri cittadini ma anche ai turisti”.

Bozzi (Azione): “Bandi in ritardo, Comune ha traccheggiato un anno”

“Il Comune di Roma sulle pagine dedicate al turismo presenta Castelporziano come ‘la più grande e bella spiaggia d’Europa’, ora sono 3,5 chilometri senza bagni, né altro”, dice il capogruppo di Azione al X Municipio di Roma Andrea Bozzi. Secondo il consigliere municipale, “la responsabilità più grande è di aver fatto adesso, con enorme ritardo, un bando”, realizzato in ritardo “perché l’amministrazione ha traccheggiato un anno dietro a un project financing che secondo me non si potrà mai fare: perché quella è una spiaggia che fa parte della riserva Presidenziale di Castelporziano. Hanno quindi fatto un bando (concluso il 30 giugno, ndr.), le cui buste saranno aperte fra il 7 e il 10 luglio. Se tutto andrà bene, a metà luglio avremo i servizi, che saranno una proroga di quelli dello scorso anno. Perché si è perso un anno?”. Quello di Castelporziano, spiega Bozzi “è uno scandalo enorme: perché semplicemente c’è la responsabilità del comune, che ha da due anni la delega al Litorale, e non è ammissibile che la situazione sia questa: macchine saccheggiate, rifiuti sulle dune, bagni chiusi, nessun controllo, neanche il servizio di salvamento. L’amministrazione si difende dicendo che sta facendo i bandi, ma siamo comunque a luglio, la stagione – conclude Bozzi – ormai è andata”.

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Ostia, pestaggio violento: vittima ritrovata in un carrello con scritta offensiva

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Ostia, pestaggio violento: vittima ritrovata in un carrello con scritta offensiva

Un uomo è stato brutalmente picchiato e lasciato in un carrello della spesa con gravi fratture, al collo gli è stato apposto un cartello con la scritta “infame” e un insulto. La vittima è stata trovata vicino a una farmacia nella zona di piazzale Lorenzo Gasparri, tra via Mario Ruta e via Marino Fasan, e trasportata d’urgenza all’ospedale Grassi di Ostia.

I medici hanno diagnosticato la frattura di tibia e rotula, oltre a numerose ferite gravi causate da un’aggressione violenta che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta durante la notte. Nel frattempo le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine sul caso, mantenendo il massimo riserbo.

Fonti investigative riferiscono che gli inquirenti stanno concentrando le loro attenzioni sull’ambito dello spaccio di droga, considerata l’area circostante, storicamente legata ai clan Fasciani e Spada, noti per il controllo di attività illecite e traffico di sostanze stupefacenti.

Questo episodio si aggiunge a una serie di fatti inquietanti che hanno recentemente scosso Ostia, come l’esplosione nella palestra di Gianni e Kevin Di Napoli in via delle Azzorre e l’attentato con un petardo davanti a un ristorante tra via di Castelfusano e via dei Pescatori. Le indagini continuano senza sosta.

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