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Pigneto – Prima ruba, poi cerca di corrompere i poliziotti. Badante Arrestata!

Pigneto. Ruba gioielli per un valore di 20.000 euro a due anziani coniugi e poi offre soldi agli agenti per farla franca. Badante 42enne arrestata dalla Polizia di Stato per tentata corruzione.
Un furto senza effrazione quello rilevato dagli agenti del Reparto Volanti a seguito della segnalazione al 112 da parte della figlia di due anziani coniugi: circa 20.000 euro il valore degli oggetti rubati.
Al loro arrivo i poliziotti, dopo aver accertato che la cassaforte non presentava segni di forzatura, hanno iniziato la prima attività di indagine scoprendo che l’unica persona ad avere libero accesso all’interno dell’appartamento era la badante della coppia.
All’atto dell’identificazione della donna, gli agenti della polizia di Stato hanno così notato, all’interno del portafogli da dove ha estratto il documento, un notevole quantitativo di denaro, 2.900 in contanti, del quale la 42enne non ha saputo fornire spiegazioni. Di lì a poco la situazione è divenuta ancora più chiara: quando i poliziotti hanno sottolineato che il furto era avvenuto senza scasso, la badante, forse per sottrarsi alla perquisizione della sua stanza, ha detto – “allora facciamo che ho lavorato per voi: prendete metà per uno di quei soldi”-.
A quel punto è scattata la perquisizione della camera, dove, sotto il materasso gli uomini in divisa hanno rinvenuto 11 anelli, 5 ciondoli, 5 catenine, 2 orecchini, diverse monete in oro, 1 orologio, 4 bracciali.
Una fedina, 1 anello, una catenina ed un monile d’oro a forma di anfora, sono stati trovati in una scatola all’interno della borsa della donna.
Sono in corso ulteriori indagini per verificare i movimenti sulla carta della badante e individuare i legittimi proprietari degli altri preziosi ritrovati.
Al termine dell’intervento G.A. è stata arrestata per tentata corruzione e denunciata per il reato di furto aggravato.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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