Cronaca
TIVOLI Pedofilo fotografa bambine in piscina

Appostato in una toilette-box di una piscina di Tivoli un uomo con i piedi sul water e lo smartphone in mano fotografava delle bambine chiuse in bagno.
Una bambina di 10 anni visto il cellulare puntato su di lei è subito corsa ad avvisare il papà. «Qualcuno mi riprendeva negli spogliatoi», ha detto la bimba indicando il luogo. Abbastanza per far scattare l’allarme pedofilo. A bloccare il guardone ci ha pensato un poliziotto fuori servizio dell’ispettorato Vaticano che stava trascorrendo qualche ora di relax in piscina. L’uomo ha provato a negare cercando di liberarsi del telefonino.
In pochi minuti sul posto è giunta una volante del commissariato di polizia di Tivoli e il caso è passato subito al pool antiviolenza, coordinato dal l’ispettore superiore Davide Sinibaldi. Dopo le prime verifiche per l’uomo, un trentenne geologo romano, sono scattate le manette. Le perquisizioni non hanno lasciato dubbi sulle sue abitudini. In casa sua hanno trovato diverso materiale pedopornografico. Immagini catturate con le stesse modalità utilizzate negli spogliatoi della piscina e di altre scaricate da internet. Tutto ‘catalogato’ in una cartella del suo pc.
Nell’abitazione i poliziotti hanno rinvenuto anche un importante quantitativo di marijuana. Si è proceduto quindi all’arresto con una doppia accusa: detenzione e produzione di materiale pedopornografico e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sul caso procede la direzione distrettuale antimafia della procura di Roma. Nei giorni scorsi un altro professionista, un informatico quarantenne dei Castelli Romani, è stato condannato a un anno e quattro mesi perché collezionava centinaia di immagini di fondo schiena femminili scattati in giro per la Capitale alle turiste in visita ai monumenti.
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Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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