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Politica

Conte alla Camera: “Tutti devono pagare le tasse affinché tutti possano pagare meno”

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Conte alla Camera: “Tutti devono pagare le tasse affinché tutti possano pagare meno”

Conte alla Camera — Nella giornata odierna, il Premier ha presentato il programma di Governo in un discorso della durata di 1 ora e mezza

Conte alla Camera: “Sarò il garante e il primo responsabile dell’agenda del nuovo Esecutivo. Prometto una stagione riformatrice. La parola d’ordine è recuperare sobrietà e rigore in modo da rinnovare la fiducia nelle istituzioni. La lingua del governo sarà mite, consapevole che la forza dell’azione non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole. Urge inoltre un uso responsabile dei social network. La prossima legge di bilancio sarà impegnativa. Tutti devono pagare le tasse affinché tutti possano pagare meno. L’obiettivo è rafforzare gli strumenti e la governance economica dell’Unione europea, a partire dall’istituzione di un bilancio dell’area Ue. Occorre migliorare il Patto di stabilità e di crescita in modo da semplificarne le regole. Formazione di qualità e servizi alle famiglie saranno le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato, intervento riguarderà gli asili nido. Questo governo collaborerà con le Regioni per azzerare totalmente le rette relative alla frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l’offerta dei posti disponibili soprattutto nel Mezzogiorno.

Introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni è un obiettivo da portare al termine al più presto. Sì all’Autonomia differenziata ma senza aggravare il divario fra Nord e Sud. Quanto al piano interno la sfida è quella di ampliare la partecipazione al lavoro di giovani e donne, nella fattispecie al Sud. Urge una revisione inesorabile del sistema. Per quanto riguarda quelle autostradali non ci saranno sconti per gli interessi privati. Stop con una norma ad hoc a nuove trivellazione per l’estrazione di idrocarburi. Il sistema produttivo dovrà aprire a prassi socialmente responsabili per rendere efficace la transizione ecologica. Ci auspichiamo che il Parlamento approvi in tempi celeri una legge sull’acqua pubblica. Quanto alla rivoluzione dell’innovazione, occorre un’adeguata rete di infrastrutture tradizionali. Per questo va ravvivata la dinamica degli investimenti anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica. Avanti poi con l’identità digitale: fornirla a tutti entro un anno è l’obiettivo del governo.

Il governo chiederà di inserire nel primo calendario utile della Camera il ddl costituzionale per la riduzione del numero degli eletti, ma si tratta di un passo da affiancare alla riforme elettorale. Va favorito l’accesso democratico alle formazioni minori. Va riformata la giustizia civile, così come quella penale e tributaria. Sì anche alla riforma del metodo di elezione dei membri del Csm. Il governo rivedrà gli ultimi due provvedimenti alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica. Questo Governo sarà anche particolarmente sensibile alla promozione del pluralismo dell’informazione”.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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