Cronaca
ROMA Incidente choc al cimitero di Prima Porta: un ferito

ROMA Incidente choc al cimitero di Prima Porta: un ferito.
ROMA Incidente choc al cimitero di Prima Porta. Vittima una donna, finita in una tomba ancora prima di essere morta. Nuovi problemi dunque per il cimitero Flaminio, che, oltre all’ormai storico degrado, presenta ora anche falle nella sicurezza. A viverle sulla propria pelle una 67enne residente a Bravetta. Domenica mattina la donna, insieme all’anziana madre e alla figlia, si era recata al campo santo per visitare la tomba di famiglia. Pochi metri prima di raggiungerla, però, la signora è caduta dentro una grossa buca quadrata, forse accesso a un canale di scolo con il chiusino divelto. «È pazzesco, quella buca non era segnalata, se al posto mio ci fosse stato un bambino poteva morirci», racconta ancora sotto choc dall’ospedale Sant’Andrea, dove è stata ricoverata con una frattura scomposta dei due malleoli e di parte del perone.
«Non voglio nemmeno pensare cosa sarebbe accaduto a un bambino o a una persona anziana. – prosegue la donna – La voragine è talmente profonda che non sono riuscita nemmeno a recuperare le scarpe che si sono sfilate mentre cadevo». Ma l’incidente, avvenuto nel lotto 301 del cimitero, non è stato la sua unica disavventura. «Non abbiamo trovato nessun addetto che potesse aiutarci, a quanto pare la domenica questo posto è una terra di nessuno dove può capitare di tutto», continua la signora. Così, anche l’ambulanza mandata dal 118 ha trovato difficoltà a orientarsi nei 37 chilometri di strade interne del cimitero: «Gli operatori dell’ambulanza mi hanno detto che quando sono entrati si sono recati al box informazioni dell’Ama ma non c’era nessuno che potesse indicargli dove si trova il lotto 301 – continua – Alla fine gli è dovuto andare incontro fino all’ingresso mio genero». Per l’incidente la donna, che dovrà essere operata, sporgerà denuncia. «Ho già dato mandato a un avvocato al quale sto per inviare tutta la documentazione – spiega – Non si tratta solo di ottenere un risarcimento danni, che pure è dovuto, ma anche di accendere un faro sulle condizioni in cui versa il cimitero. Perché stavolta il fato è stato benevolo ma poteva benissimo scapparci una tragedia».
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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